L’investimento in una stufa a pellet è motivato da ragioni economiche, ecologiche ed estetiche. Non sempre, però, le attese sono soddisfatte.
L’alternativa al riscaldamento tradizionale preferita dalle famiglie è la stufa a pellet. Bruciando il combustibile si crea calore trasportato da una ventola e diffuso nell’ambiente. Il sistema è più ecologico rispetto l’uso del gas/metano e aiuta a ridurre i consumi e dunque l’importo della bolletta.
Il pellet è un combustibile 100% naturale derivato degli scarti di lavorazione del legno. In linea con le direttive volte alla sostenibilità ambientale genera calore in modo meno impattante sull’ambiente. Inoltre rispetto alla legna brucia più in fretta e più a lungo e permette di riscaldare in modo più efficiente la casa. I vantaggi generali di una stufa a pellet sono il miglioramento della sostenibilità dell’immobile, il costo inferiore rispetto la legna, un risparmio sulla bolletta del gas.
Certo è che la stufa ha un consumo elettrico da sostenere che varia in base alla frequenza di utilizzo e alle impostazioni della temperatura. In media varia dai 2 ai 5 kW al giorno. Può capitare che le spese gas e luce continuino ad essere uguali pur avendo ridotto l’accensione dei termosifoni. A fronte di un consumo inferiore di gas potrebbe esserci un maggiore consumo di elettricità dovuto ad errori nell’uso della stufa a pellet.
Perché la stufa a pellet consuma troppa elettricità
Se la bolletta è troppo alta potrebbe significare che la stufa a pellet sta consumando troppo. Le cause possono essere svariate ma nella maggior parte risolvibili velocemente. Da verificare le impostazioni della stufa, se non corrette in base alle caratteristiche dell’apparecchio i consumi possono lievitare. Bisogna regolare la stufa in modo ottimale adattando potenza, flusso d’aria, temperatura ambiente in modo tale da ottenere un risparmio energetico significativo.
Potenze troppo elevate oppure modalità non adatte alla grandezza dell’ambiente possono rendere il riscaldamento meno efficiente. Sono un pericolo per la bolletta anche l’accensione e lo spegnimento frequente. L’indicazione generale è far funzionare la stufa con potenza media costante al fine di evitare sprechi di pellet. La casa non va surriscaldata e bisogna fare attenzione anche alla qualità e al tipo di pellet usato.
I cilindri possono fare la differenza tra consumo eccessivo e risparmio ottimale. Pellet di bassa qualità non solo comporta una spesa maggiore in bolletta ma può causare danni alla struttura interna dell’apparecchio. Leggete bene l’etichetta prima di procedere all’acquisto verificando provenienza, certificazioni, tipo di legno. Il potere calorifero migliore è tra 4,5 e 4,8 kWh/kg con tasso di umidità inferiore all’8%. Infine, mai trascurare la pulizia della stufa a pellet. Accumuli di cenere e fuliggine possono avere un impatto importante sui consumi.