La NaspI spetta anche nel caso in cui non si è percepita una retribuzione negli ultimi 4 anni. Tutte le novità dall’INPS da sapere.
La NaspI, come ormai sappiamo, è un sussidio rilasciato dall’Istituto Italiano di Previdenza Sociale verso quei lavoratori che hanno perso in maniera improvvisa, e non per propria scelta, il posto di lavoro.
La normativa riguardante l’indennità afferma che per accedere alla NaspI bisogna che coesistano due condizioni precise; la prima appunto è la perdita di lavoro involontaria, l’altra è invece rappresentata dal versamento dei contributi per almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti all’inizio della disoccupazione.
Si tratta questa di una condizione necessaria affinché si determini il calcolo dell’assegno mensile spettante. Di fatto, la base calcolare l’assegno NaspI è rappresentato dallo stipendio ricevuto dai dipendenti e, di conseguenza, dai contributi versati nei quattro anni precedenti. E non solo i contributi definiscono la somma ma anche il tempo per cui si percepisce l’assegno che è pari alla metà delle settimane contributive versate, sempre negli ultimi 4 anni.
Insomma, i 4 anni precedenti all’inizio della disoccupazione sono davvero importanti eppure con un recente messa l’INPS ha fatto sapere che l’indennità spetta anche nel caso in cui in questi famosi 4 anni non sia stato percepita alcune retribuzione.
Diritto alla NaspI anche senza retribuzione in 4 anni, l’INPS aggiorna i dati di calcolo
Indipendentemente da quelle che saranno le modifiche alla NaspI inserite nella Legge di Bilancio del 2025, con un messaggio del 13 dicembre l’INPS affronta una particolare fattispecie, aggiornando i metodi di calcolo.
Come si anticipava il caso particolare riguarda i lavoratori dipendenti disoccupati che nel famoso quadriennio precedente non hanno ricevuto alcuna retribuzione; in buona sostanza, l’Istituto ha specificato che il diritto all’indennità sussiste anche nel caso in cui il lavoratore non possa vantare una contribuzione necessaria come base di calcolo.
Chiaramente cambiano le modalità di calcolo dell’assegno spettante con una gestione della domanda di disoccupazione che colloca i lavoratori in cassa integrazione a zero ore, sia essa a conguaglio o a pagamento diretto da parte della stessa INPS.
Già con una specifica del 2015 aveva chiarito che ai fini del calcolo dell’indennità debbano essere considerate tutte le settimane di contribuzione, siano essere corrisposte interamente o parzialmente. Con queste ulteriore messaggio chiarisce che, nel caso dei lavoratori senza retribuzione imponibile si valorizzano i dati dell’imponibile previdenziale ovvero la contribuzione figurativa e quindi relativa alle integrazioni salariali sostitutive alla retribuzione.