Arriva il premio per chi rinuncia ad andare in pensione: tanti soldi in più in busta paga

Rinunci ad andare in pensione? Allora il Governo ti premia: il premio consiste in tanti soldi in più alla fine del mese in busta paga. Vediamo come funziona.

La pensione è un diritto di ogni lavoratore una volta che ha perfezionato i requisiti richiesti. Ad esempio, attualmente, per poter accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è necessario avere almeno 67 anni e non meno di 20 anni di contributi. Ma oltre alla pensione ordinaria esistono anche moltissime opzioni per poter uscire dal lavoro con qualche anno di anticipo.

Le misure di pensione anticipata in vigore nel 2024 erano tante e il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di riconfermarle tutte. Dunque da un lato via libera alle uscite anticipate dal lavoro ma, dall’altro lato, per evitare che troppi contribuenti fruiscano di queste opzioni e mandino in crisi le casse dell’Inps, l’Esecutivo ha deciso di premiare chi rinuncerà alla pensione.

Non per sempre, naturalmente ma solo per qualche anno, fino almeno ai 67 anni: chi pur potendo smettere di lavorare con qualche anno di anticipo deciderà di continuare lo stesso a lavorare verrà premiato e il premio consisterà in un bel po’ di soldi in più ogni mese in busta paga.

In arrivo il bonus per chi rinuncia alla pensione

Busta paga più ricca tutti i mesi per quei lavoratori che, pur avendo raggiunto i requisiti necessari alla pensione, decideranno di rinunciare all’assegno Inps ancora per qualche anno e continueranno a lavorare. Vediamo come funzionerà il bonus.

uomo con soldi in mano
In arrivo il bonus per chi rinuncia alla pensione/Casertanotizie.com

Il “premio” per chi resterà a lavorare è il bonus Maroni che consiste in uno sgravio contributivo. In pratica chi, pur avendo raggiunto i requisiti necessari alla pensione anticipata, deciderà di rinunciare e di continuare a lavorare, non dovrà più pagare la sua parte di aliquota Inps fino all’età pensionabile, cioè fino a 67 anni.

Normalmente un lavoratore dipendente ogni mese paga il 9,19% all’Inps: se rinuncerà alla pensione e continuerà a lavorare, questo 9,19% gli verrà versato ogni mese in busta paga e avrà, quindi, fino a 67 anni, uno stipendio più ricco. Da quest’anno il Governo di Giorgia Meloni ha introdotto due importanti novità che riguardano proprio il bonus Maroni. La prima novità è che, dal 2025, tale incremento non contribuirà più ad aumentare l’imponibile Irpef: non verrà, quindi, tassato.

La seconda novità ancora più importante è questa: fino al 2024 il bonus Maroni si rivolgeva solo a coloro che rinunciavano ad andare in pensione con Quota 103. Da quest’anno, invece, il beneficio si estende anche a chi rinuncia alla pensione anticipata ordinaria. Quest’ultima misura non ha alcun requisito anagrafico: in pratica una persona può andare in pensione a qualunque età se i contributi sono almeno 42 anni e 10 mesi per gli uomini oppure 41 anni e 10 mesi per le donne.

soldi in mano
Bonus Maroni anche per chi rinuncia alla pensione anticipata ordinaria/Casertanotizie.com

Di conseguenza una donna che ha iniziato a lavorare in regola stabilmente a 18 anni con questa misura riesce ad accedere alla pensione ancora prima di aver compiuto 60 anni “costringendo” l’Inps ad erogare assegni anche per 40 anni visto che la durata media della vita continua ad allungarsi.

Per evitare troppe uscite anticipate di massa che metterebbero in crisi le casse dell’Inps, quindi, da quest’anno il Governo ha deciso di premiare con il bonus Maroni non solo che deciderà di rinunciare a Quota 103 ma anche chi rinuncerà alla pensione anticipata ordinaria.

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