Pensioni: per il nuovo anno appena cominciato sono già previsti degli aumenti consistenti dell’importo, scopri se rispetti i requisiti
Il nuovo anno è appena cominciato è già porta con sé un vento di novità e di notizie positive per i pensionati italiani. Molti di loro, infatti, potranno godere di un trattamento pensionistico più alto, basterà rispettare i parametri individuati dalla recente normativa e determinati requisiti. Riuscire a godere di una pensione più consistente, anche di poche centinaia di euro, potrebbe sembrare qualcosa di irrilevante ma, in realtà, per moltissime famiglie italiane rappresenterebbe un importante aiuto economico.
A volte, anche solo qualche centinaia di euro in più può fare la differenza, permettendo di acquistare alimenti in maggiore quantità o, ancor meglio, di maggiore qualità. Vediamo subito chi sono i fortunati che potranno beneficiare dell’aumento sin da subito. Uno dei fattori che per primo porterà ad un aumento consistente e sostanziale dei trattamenti pensionistici di alcuni italiani è la rivalutazione: per il 2025 in molti potranno godere di un incremento basato su una rivalutazione dello 0,8%.
Nuovi importi dell’assegno INPS: pensioni più alte già a gennaio
Sono moltissimi i pensionati che potranno beneficiare di una pensione più alta in base all’età e alla percentuale di invalidità. L’anno appena passato prevedeva un importo della pensione di invalidità civile pari a 333,33 euro mensili. Nel 2025, invece, questo importo aumenterà grazie a una rivalutazione dello 0,8% che lo porterà a circa 336 euro al mese.
Ciò che è fondamentale ricordare, però, è che gli importi mutano in base alla percentuale di ridotta capacità lavorativa. Quando quest’ultima è tra il 74% e il 99%, l’importo è quello menzionato poc’anzi, ove invece vi sia un’inabilità pari al 100%, la soglia annuale da considerare è di ben 19.461,12 euro. Questa prima importantissima novità dev’essere solo ufficializzata dall’INPS, come avverrà di certo nei prossimi giorni
In questo caso, tutti i soggetti realmente interessati e gli aventi diritto non devono presentare alcuna domanda. Ma le novità più importanti riguardano un’altra categoria di pensionati: i soggetti non autosufficienti che hanno almeno 80 anni, un Isee inferiore a 6mila euro e che siano titolari dell’indennità di accompagnamento, o ne abbiano potenzialmente i requisiti.
Il decreto Anziani ha previsto l”introduzione in via sperimentale della nuova “Prestazione Universale”, erogata mensilmente dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 e che sarà composta da una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento e da una quota integrativa denominata bassegno di assistenza” pari a 850 euro mensili, destinata a remunerare i lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona, o l’acquisto di servizi che abbiano tale finalità.