Nel 2025 cambiano gli importi dell’Assegno Unico ma anche le procedure per richiederlo. Le novità da sapere.
L’Assegno Unico Universale è il contributo rilasciato dall’INPS per tutti quei nuclei familiari con figli a carico. Spetta a tutti i genitori che siano o meno lavoratori dipendenti o autonomi con partita IVA. Spetta a tutti i genitori e l’importo mensile dell’assegno per singolo figlio dipende dall’ISEE presentato.
Con il 2025 l’Assegno Unico Universale per i figli a carico aumenta. Si tratta di un incremento abituale che tiene conto del tasso di inflazione, di cui è conseguenza e che per il quale aumenta ogni anno. L’assegno base arriva, quindi, a 57,45 euro per famiglie con ISEE superiore a 45mila euro e arriva alla cifra di 200,99 euro a figlio per nuclei con ISEE fino a 17.227,33 euro. Gli aumenti sono stabiliti tenendo conto delle valutazioni dell’ISTAT che segnano una rivalutazione dell’inflazione allo 0,8% per il 2025.
Ma ad aumentare non solo gli importi, perché cambiano anche le maggiorazioni e le procedure di richiesta dell’assegno.
Assegno Unico Universale, ecco come richiederlo nel 2025
L’INPS ha implementato il servizio web per la presentazione della domanda di AUU. Accendendo alla propria area utente, tramite SPID o CIE, è possibile sfruttare le nuove funzionalità messe a disposizione; ad esempio, si può inserire l’IBAN del conto corrente dove si vuole far accreditare l’assegno, opzione valida sia per chi presenta per la prima volta la domanda sia per chi ha necessità di effettuare la modifica. Nela sezione di Gestione IBAN, sono registrati tutti i conti utilizzati dall’Istituto per eventuali altre prestazioni, si può quindi scegliere uno di quelli o inserirne uno nuovo.
Mentre i tutori dei minori o delle persone con disabilità interdetti possono indicare un IBAN cointestato o intestato a ciascun soggetto per l’accredito diretto.
Assegno Unico Universale, ecco come richiederlo nel 2025 -casertanotizie.comInoltre non più necessario presentare nuova domanda da parte del genitore superstite. Da quest’anno, in maniera automatica, dal mese successivo al decesso del coniuge, il superstite riceve il 100% della prestazione nel caso in cui fosse precedentemente condiviso al 50%.
Se, invece, era percepito al 100% dall’altro coniuge allora l’Istituto deve prima verificare tutti i requisiti. La nuova domanda a questo punto viene creata d’ufficio e consultabile nella sezione Evidenza al cittadino sull’area personale del sito cosicché il genitore superstite possa flaggare la dicitura responsabile genitoriale per legittimare il subentro.
Infine, è stata modificata e semplificata anche la procedura di presentazione della domanda anche per quelle famiglie che hanno diritto a maggiorazioni, con ISEE inferiore cioè ai 25mila euro, nel caso in cui i genitori siano gli stessi per tutti i figli indicati nella domanda.