Purtroppo la fregatura è sempre dietro l’angolo quando si decide di comprare casa. Per evitare brutte sorprese, gli esperti del settore consigliano di chiedere sempre tre cose al proprietario dell’immobile.
Finalmente i tassi d’interesse stanno tornando ad abbassarsi e la maggior parte di noi torna a progettare l’acquisto di una casa. Noi italiani siamo particolarmente legati al concetto di “proprietà”. La casa di proprietà per noi ha un valore non solo economico ma anche simbolico: è qualcosa che abbiamo raggiunto faticando e che un giorno lasceremo ai nostri figli.
A differenza di altre popolazioni – Inglesi e Americani in testa a tutti – dove è considerato normale vivere in affitto anche tutta la vita, per noi l’acquisto di una casa è un passo che bisogna fare e prima si riesce a fare meglio è. Anche, perché, visti gli attuali canoni, restare in affitto per anni non è conveniente.
Tra il 2022 e i primi mesi del 2024, comprare casa è stato praticamente impossibile a causa dei tassi di interesse alle stelle. Ora sono tornati a scendere e, dunque, è possibile tornare a fare progetti. Ma attenzione perché il rischio di venire fregati è sempre molto alto. Gli esperti del settore consigliano di chiedere sempre tre cose prima di firmare per l’acquisto di un immobile.
Le 3 cose da chiedere sempre prima di acquistare casa
Se hai deciso che è arrivato il momento di lasciare il monolocale in affitto per comprare casa, prima di lanciarti e seguire solo la scia dell’entusiasmo, fermati un attimo e segui i consigli degli esperti del settore: per evitare brutte sorprese quando ormai è troppo tardi, chiedi sempre tre cose al proprietario dell’immobile che vorresti comprare.
Per prima cosa bisogna chiedere i titoli edilizi e la scheda catastale e far controllare da un tecnico di fiducia che nell’immobile sia stato effettuato l’ accesso agli atti in modo da essere sicuri che l’immobile sia urbanisticamente conforme. Non sono rare le situazioni in cui vengono vendute case che non sono conformi e poi sarà il nuovo proprietario a dover spendere un mucchio di soldi per renderle conformi alle norme edilizie e urbanistiche.
In secondo luogo gli esperti raccomandano di chiedere almeno gli ultimi 2 verbali dell’assemblea condominiale per rendersi conto in anticipo se, a breve, ci saranno lavori importanti da fare all’interno del condominio e, dunque, se si dovranno sborsare dei soldi. Pensiamo ad esempio al salto delle classi energetiche: entro il 2023 tutti gli immobili dovranno essere di classe energetica E ed entro il 2033 di classe energetica D.
Inoltre i verbali condominiali servono anche a capire in anticipo se tutti i condomini pagano la loro quota o se ci sono conflitti interni e scorrettezze. Infine è opportuno chiedere anche la visura ipo-catastale dell’immobile per capire se ci sono ipoteche, quali ipoteche ci sono e appurare eventuali problemi.