Sarà ancora possibile accedere alla pensione prima dei 60 anni nel 2025? Sì ci sono diverse strade che lo consentono. Vediamo cosa bisogna fare.
Andare in pensione prima ancora di aver compiuto 60 anni ormai sembra un sogno. Fino ad una ventina di anni fa circa era piuttosto frequente che, coloro che avevano iniziato a lavorare quando erano molto giovani, riuscissero ad accedere alla pensione prima dei 60 anni. Oggi sembra un miraggio.
Infatti, dal 2012 in poi, con l’introduzione della Legge Fornero, la maggior parte di noi è costretta a restare a lavorare fino a 67 anni o, in alcuni casi, persino oltre. Un’età pensionabile spostata così in avanti non piace ai lavoratori ma, soprattutto, non agevola il ricambio generazionale all’interno delle aziende.
Nei prossimi anni l’età per andare in pensione aumenterà ancora per adeguarsi all’allungamento della durata media della vita. Che fare, allora, per lasciare prima il lavoro e beneficiare dell’assegno Inps? Pochi lo sanno ma esistono diverse misure che permettono di andare in pensione anche prima di aver spento 60 candeline.
Pensione prima dei 60 anni: le misure che pochi conoscono
Se il tuo desiderio più grande è smettere di lavorare per goderti la tua famiglia, i tuoi hobbies e avere il tanto agognato assegno Inps, sappi che nel 2025 ci sono misure che ti permettono di uscire dal lavoro anche prima di aver compiuto 60 anni. Di seguito vediamo quali sono e quali requisiti è necessario soddisfare.
Anche se non è stata ancora estesa a tutte le categorie, anche per il 2025 il Governo di Giorgia Meloni ha riconfermato Quota 41. Con Quota 41 una persona può andare in pensione a qualunque età purché abbia almeno 41 anni di contributi e almeno 1 anno di contribuzione sia stato versato prima del compimento dei 19 anni. Dunque una persona che ha iniziato a versare i contributi a 18 anni, potrà accedere alla pensione a 59.
In pratica questa misura si rivolge ai lavoratori precoci. Anche per quest’anno, purtroppo, questa misura continuerà a poter essere fruita solo da alcune categorie:
- caregivers;
- lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%;
- disoccupati;
- chi svolge lavori usuranti o gravosi.
Chi non rientra in nessuna di queste categorie può optare per la pensione anticipata ordinaria. Anche in questo caso nessuna soglia minima anagrafica: si può andare in pensione a qualunque età se i contributi sono pari o superiori a 42 anni e 10 mesi per gli uomini oppure 41 anni e 10 mesi per le donne. Quindi, anche in questo caso, chi ha iniziato a versare i contributi, ad esempio, a 18 anni, potrà andare in pensione già intorno ai 59-60 anni.
Altre misure per smettere di lavorare prima dei 60 anni
Come abbiamo visto anche nel 2025 è possibile accedere alla pensione anche prima di aver compiuto 60 anni grazie a Quota 41 o alla pensione anticipata ordinaria. Ma non sono queste le uniche due misure che possono agevolare l’uscita dal lavoro prima dei 60 anni.
Ad esempio le lavoratrici possono sfruttare Opzione donna. L’età pensionabile in questo caso sarebbe di 61 anni ma viene fatto lo sconto di un anno per ogni figlio fino ad un massimo di due. Pertanto una donna con un figlio potrà andare in pensione a 60 anni, una donna con 2 o più figli potrà lasciare il lavoro a 59 anni. Il requisito contributivo resta sempre di 35 anni in tutti i casi.
Opzione Donna, però, dal 2023 in avanti si rivolge solo a queste categorie:
- caregivers;
- lavoratrici con invalidità pari almeno al 74%;
- disoccupate;
- dipendenti di aziende in crisi.
Infine le donne con invalidità specifica pari o superiore all’80% e con almeno 20 anni di contributi come dipendenti del settore privato, possono andare in pensione a soli 56 anni. Attenzione però: non basta la generica invalidità civile ma deve trattarsi di un’invalidità specifica che renda impossibile lo svolgimento del proprio lavoro.