Per calcolare l’ISEE occorre compilare correttamente il giusto modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica. Come sceglierlo e quali documenti preparare.
Dal 1° gennaio 2025 è scaduto l’ISEE 2024. Significa che bisogna calcolare il prima possibile il valore del nuovo Indicatore che tiene conto dei redditi e del patrimonio al 31 dicembre 2023.
Come ogni anno i contribuenti si trovano a dover calcolare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente per poter accedere a Bonus e agevolazioni e continuare ad ottenere aiuti già spettanti come l’Assegno Unico Universale o l’Assegno di Inclusione. Il conteggio avviene tramite compilazione di Dichiarazione Sostitutiva Unica. I cittadini possono procedere in autonomia collegandosi al sito INPS e accedendo tramite credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi) alla DSU precompilata.
In questo caso troveranno già molti dati inseriti, dovranno verificarne l’esattezza e aggiungere eventuali informazioni mancanti. L’alternativa è prendere un appuntamento presso un CAF o patronato per lasciarsi aiutare nella compilazione. Indipendentemente dalla strada scelta bisognerà conoscere qual è la DSU di cui si ha bisogno e quali sono i documenti utili.
In base alle prestazioni da richiedere si dovrà compilare la DSU Mini o la DSU Integrale. La prima è scelta dalle famiglie con figli minorenni o maggiorenni non universitari senza disabilità. Si utilizza per chiedere l’Assegno Unico e agevolazioni per i nuclei familiari come il Bonus Asilo Nido. La DSU Integrale, invece, serve in caso di prestazioni più complesse come l’ISEE Università, ISEE Socio-sanitario o ISEE minorenni con genitori separati.
Passiamo ai dati da inserire nella DSU. Ricordiamo che andranno inserite tutte le informazioni di ogni componente del nucleo familiare, anche dei minorenni, relative al 2023. Serviranno i codici fiscali e i documenti di identità di tutti i componenti. Nella DSU si dovranno inserire l’eventuale contratto di affitto registrato e i dati relativi ai redditi (modello 730 o modello Redditi 2023, certificazioni di redditi esenti da imposta o assoggettati a imposta sostitutiva, compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, assegno di mantenimento, redditi prodotti all’estero…).
Serviranno i dati sul patrimonio mobiliare e immobiliare ossia la documentazione attestante il valore di depositi bancari, postali, Libretti di deposito, obbligazioni, Titoli di Stato e Buoni Fruttiferi e simili. Bisognerà inserire il saldo e la giacenza media annua sul conto e sulle carte prepagate, certificati catastali, atti di donazioni di immobili, la quota capitale residua del mutuo. Da indicare le targhe dei mezzi di proprietà con cilindrata superiore a 500 cc ed eventuali certificati di disabilità.
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