Aumento pensione con incremento al milione, non tutti lo riceveranno: i nuovi importi

Anche nel corso del 2025, molti pensionati che non raggiungono la soglia fissata per il trattamento minimo potranno richiedere l’incremento al milione.

Un tema molto dibattuto in queste settimane è stato quello legato alle pensioni, soprattutto per quanto riguarda gli aumenti previsti per il 2025. I trattamenti pensionistici, in base al tasso di inflazione accertato dall’Istat, sono saliti dello 0,8%.

Per le pensioni minime, invece, oltre a questo tasso di rivalutazione, è stato previsto un aumento straordinario del 2,2% che comunque porterà gli assegni a salire di meno di 2 euro mensili rispetto a quelli erogati durante lo scorso anno. Chi non raggiunge l’importo previsto dal trattamento minimo può usufruire del cosiddetto “incremento al milione”, ma è necessario rispettare determinati requisiti per poterlo richiedere.

Incremento al milione, i requisiti per richiedere lo strumento

Nel 2001 è stato introdotto dal Governo Berlusconi uno strumento, ribattezzato come “incremento al milione”, per aiutare i pensionati con bassi redditi a raggiungere la soglia di pensione minima di un milione delle vecchie lire (oggi circa 500 euro).

Euro banconote
Incremento al milione, i requisiti per richiedere lo strumento (Casertanotizie.com)

Questo strumento è tuttora in vigore e garantisce ai pensionati che rispettano determinati requisiti e non raggiungono l’importo fissato per il trattamento minimo di ottenere un aumento. Nello specifico, questo contributo consente di ottenere una cifra integrativa pari a 136,44 euro al mese consentendo alla pensione di salire sino ad un massimo di 739,83 euro mensili.

Per richiedere l’accesso alla misura è necessario: avere un reddito individuale non oltre la soglia dei 9.555,65 euro, mentre quello familiare, se coniugato, non deve superare i 16.502,98 euro. Tali importi, però, fanno riferimento al 2024 e, per effetto delle rivalutazioni in base al tasso di rivalutazione Istat, potrebbero subire dei cambiamenti durante il 2025 e per il calcolo vengono presi in considerazione i redditi di qualsiasi natura, ad eccezione di quelli derivanti da: casa di abitazione; indennità di accompagnamento; bonus tredicesima; pensioni di guerra e trattamenti di famiglia.

Inoltre, il pensionato deve aver compiuto 70 anni di età, limite anagrafico che si riduce di 12 mesi ogni 5 anni di contribuzione maturata sino ad un massimo di 5 anni complessivi, lo strumento, dunque, non può essere richiesto al di sotto dei 65 anni di età. Per chi è titolare di pensione di inabilità civile, invece, l’incremento al milione può essere già richiesto dopo il raggiungimento della maggiore età.

La domanda può essere inoltrata, come accade per le altre prestazioni erogate dall’Inps, attraverso il portale online dell’istituto di previdenza sociale, accedendo mediante le credenziali Spid, Cie o Cns. In alternativa, è possibile anche rivolgersi ad un ente abilitato come Caf o patronato presentando la documentazione richiesta per accedere allo strumento in questione.

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