Partite IVA attenzione si avvicina per voi una data di scadenza molto importante. Entro il 16 di gennaio c’è da effettuare un importante pagamento per mettersi in regola.
Anno nuovo, nuova fiscalità. Non è certo una novità, così com’è una novità che i pagamenti fiscali comincino già a partire dal primo mese dell’anno. Tra le diverse date da ricordare una è particolarmente importante per i lavoratori autonomi.
Entro il 16 di gennaio le partite IVA dovranno infatti regolarizzare la loro posizione; entro questa data c’è da versare il secondo acconto delle imposte. Un termine ultimo che arriva per chi aveva beneficiato della proroga del 30 Novembre scorso. Nello specifico questo appuntamento fiscale interessa le partite IVA con un fatturato compreso entro i 170mila euro. Ricordiamo però che è possibile anche avviare la rateizzazione mensile. Di seguito vedremo nel dettaglio come funziona.
Partite IVA, scadenza secondo acconto: tutto quello che c’è da sapere
Partiamo da alcune specifiche, la proroga è stata riconosciuta ai titolari di partita IVA che, come si anticipava, hanno dichiarato ricavi entro i 170mila euro per il periodo di imposta 2023 e quindi con la dichiarazione Redditi PF del 2024. Diverso il discorso per i redditi agrari, in questo caso bisogna far riferimento al volume di affari.
Secondo quanto riportato dalla circolare 31 del 2023 dell’Agenzia delle Entrate ancora valida per quest’anno, la possibilità di differimento è applicabile anche per i titolari di impresa familiare o dell’azienda coniugale non gestite in forme societarie. Infine, l’appuntamento non riguarda i soci delle società di persone o capitali.
Importante ricordare anche che, entro il 16 gennaio c’è la possibilità di pagare non solo le imposte emerse relative ai redditi dichiarati, cioè IRPEF e IRAP, ma anche le imposte sostitutive come flat tax per i forfettari e cedolare secca sugli affitti.
La vera novità rispetto alla proroga che era stata approvata anche per l’acconto del 2023, riguarda la possibilità di rateizzare il pagamento di questo secondo acconto. Il Decreto Fiscale 2025 poi convertito in legge lo scorso dicembre, prevede infatti la possibilità per le patite IVA di pagare l’ammontare del secondo acconto o in un’unica rata, appunto entro il 16 gennaio, o in 5 rate mensili, da spalmare tra il 16 gennaio e il 16 maggio e cadenza al 16 di ogni mese.
Attenzione però, perché sulle rate successiva alla prima sono dovuti gli interessi pari al 4% annuo, secondo quanto riportato dal decreto legislativo del 9 luglio 1997 n.241.