INPS bloccherà l’assegno unico a tutte queste famiglie

Assegno unico 2025: brutta sorpresa per molte famiglie che rischiano di non ritrovarlo più sul conto corrente per colpa di una dimenticanza. Ecco di cosa si tratta e a cosa fare attenzione

Non è certo un mistero: le famiglie italiane stanno attraversando un periodo storico complesso, tra inflazione galoppante, aumenti dei costi energetici e un carovita che sembra non dare tregua. Per chi deve far quadrare i conti ogni mese, anche una piccola spesa in più può diventare un macigno. E in quest’ottica gli aiuti statali rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno, ora più che mai. Tra questi, l’assegno unico è forse uno degli strumenti più apprezzati e attesi.

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Assegno unico, chi rischia di ritrovarsi senza assegno INPS – Casertanotizie.com

Ogni mese, puntualmente (o quasi), l’assegno arriva direttamente sul conto corrente delle famiglie aventi diritto. Un aiuto concreto che, pur non risolvendo tutti i problemi, allevia parte delle difficoltà quotidiane. Soprattutto in caso di più figli diventa sostanzioso, dando un concretissimo supporto con una cifra libera utilizzabile per i propri bambini ma potenzialmente anche per altro così da rimediare a qualsiasi evenienza familiare. Ma occhio alla possibile beffa che tantissime famiglie, forse inconsapevoli o distratte, potrebbero ricevere a stretto giro.

L’assegno unico e universale è una misura introdotta per semplificare e rendere più equo il sostegno economico alle famiglie con figli a carico. A differenza di altri bonus o contributi, l’assegno è “universale”, ovvero spetta a tutte le famiglie indipendentemente dal reddito. Tuttavia, come giusto che sia, l’importo varia significativamente in base alla situazione economica attestata dall’ISEE.

Per i nuclei familiari con redditi più bassi, l’assegno raggiunge cifre considerevoli, che possono fare una grande differenza, specialmente in presenza di più figli. Chi raggiunge un certo tetto di reddito anche avrà una cifra minima garantita, anche se nettamente inferiore rispetto a chi ne ha maggiormente bisogno.

In più l’assegno unico è anche una sorta di bonus gravidanza, poiché spetta a partire dal settimo mese di gestazione e fino al compimento o dei 18 anni o del 21esimo compleanno a condizione che si tratti di studenti, tirocinanti o disoccupati iscritti ai centri per l’impiego.

Beffa assegno unico: INPS lo stopperà a queste famiglie

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Assegno unico 2025: quali famiglie rischiano di perderlo (Foto da Ansa) – Casertanotizie.com

Ora, con l’inizio del nuovo anno, l’ISEE relativo al 2024 è scaduto. Le famiglie che vogliono continuare a ricevere l’assegno unico nella sua forma piena, calcolata sulla base della propria situazione economica, dovranno presentare un nuovo ISEE entro il 28 febbraio 2025.

Chi non rispetta questa scadenza non perderà l’assegno, ma percepirà soltanto la cifra minima garantita. Ma questo significa dover rinunciare a importi più alti, che possono essere fondamentali per affrontare le spese di ogni giorno, come se fosse praticamente bloccato. In particolare, le famiglie numerose, che beneficiano di incrementi significativi dell’assegno in base al numero dei figli, rischiano di perdere un sostegno cruciale per ritrovarsi appena 57 euro.

Dunque aggiornare l’ISEE dovrà essere una priorità, muovendosi il prima possibile e senza correre il rischio di ritrovarsi al tempo limite. Chi non sa come muoversi in autonomia tramite sito INPS potrà rivolgersi a un CAF, presentando doverosamente le giacenze medie di tutte le carte (comprese le pre pagate) in riferimento all’anno 2023 poiché si va a ritroso di due anni alla volta.

Il trucco per avere subito le giacenze medie

Oggi, in quasi tutti i casi, non sarà necessario recarsi fisicamente in banca o Posta per reperire il documento: questo o è stato già inviato nella propria area oppure è reperibile attraverso l’estratto conto 2023 dove nella voce finale, oltre alla cifra annuale in questione, vi è indicata anche la giacenza media. Se questa nello specifico potreste non trovarla tra le varie comunicazioni o potrebbe non essere ancora effettivamente arrivata, l’estratto conto – specialmente di un anno concluso – c’è sicuro.

Per chi non lo sapesse nello specifico, la giacenza media è un dato fondamentale per la compilazione dell’ISEE, poiché rappresenta il valore medio del denaro effettivamente disponibile su un conto corrente o su altri strumenti finanziari durante l’intero anno. Questo valore viene calcolato in modo preciso sommando i saldi presenti sul conto per ogni singolo giorno dell’anno e successivamente dividendo il totale ottenuto per il numero di giorni dell’anno stesso, che solitamente sono 365 (366 in caso di anno bisestile). È un parametro che fornisce una fotografia chiara e completa della disponibilità economica media di un soggetto nel periodo considerato, e risulta indispensabile per valutare correttamente la situazione economica di un nucleo familiare.

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