I lavoratori a cui non spetta l’ex bonus Renzi da 100 euro, o che non vogliono percepirlo, devono presentare un modulo. Ecco le istruzioni.
Suona paradossale: c’è un bonus a disposizione ma il lavoratore decide di rinunciarvi. In realtà, la rinuncia ha senso, specie se si ha paura di correre il rischio di doverlo poi restituire. Il bonus in questione può essere ricevuto mese dopo mese in busta paga. Oppure in un’unica soluzione a conguaglio. Per non riceverlo in busta paga, però, bisogna farne espressamente rinuncia. Come? E perché?
Al Governo Meloni non piace che l’aiuto venga appellato bonus Renzi, dal nome di chi lo introdusse nel 2014, per questo oggi si parla di trattamento integrativo di 100 euro. Abbiamo a che fare con un credito IRPEF erogato mensilmente in busta paga a determinati lavoratori dipendenti. Tuttavia, se il reddito supera una certa soglia, l’importo ricevuto durante l’anno deve essere restituito.
Proprio per evitare di dover restituire il bonus da 100 euro, il lavoratore può rinunciare all’aiuto economico: lo si fa presentando un modulo. Il referente cui far pervenire la rinuncia è il datore di lavoro… Come anticipato, questo modulo è particolarmente utile per chi è sicuro di non rientrare nei requisiti per il trattamento integrativo, ovvero chi ha redditi superiori a 28.000 euro o inferiori a 8.174 euro.
Rinuncia all’ex bonus Renzi da 100 euro: quale modulo usare
Il contribuente che teme di non superare un determinato limite (i citati 8.174 euro) di reddito, oppure di arrivare a incassare redditi superiori a quelli previsti dalla norma (cioè 28.000 euro) dovrebbe presentare il modulo di rinuncia al bonus Renzi al proprio datore di lavoro per evitare la restituzione in un’unica soluzione alla fine del periodo d’imposta di riferimento.
Dunque, in caso di rinuncia preventiva, se il lavoratore dovesse poi rientrare nei limiti di reddito stabiliti, il credito IRPEF non verrà perso… Pur non venendo erogato mensilmente con lo stipendio, sarà percepito in un’unica soluzione dopo la dichiarazione dei redditi.
Per questo, a dover presentare il modulo di rinuncia al bonus da 100 euro non sono solo coloro che sono sicuri di non avere diritto all’aiuto. Conviene presentare la dichiarazione anche coloro che non sono del tutto certi di rientrare tra i beneficiari. Basta infatti superare anche di un solo euro il limite di reddito previsto per dover restituire l’intera somma percepita durante l’anno (quindi 1.200 euro).
In breve, gli incerti, devono sbrigarsi e presentare il modulo di rinuncia per evitare spiacevoli problemi in seguito. Si ha tempo fino al 31 gennaio 2025. Se non ci si può interfacciare con il datore di lavoro entro il limite stabilito, il dipendente può presentare la rinuncia al trattamento integrativo in qualsiasi momento dell’anno direttamente dal sito dell’INPS, alla pagina dedicata al “Trattamento integrativo”. Lo si fa tramite il pulsante “utilizza il servizio”. Sempre sul sito dell’INPS è disponibile il modulo da scaricare (Nella pagina “Trattamento integrativo” bisogna selezionare la voce “Rinuncia”).