L’importo dell’Assegno Unico è legato al valore ISEE. Nel 2025 cambiano le soglie che definiscono la cifra che si percepirà.
Le famiglie con figli a carico hanno tutte diritto all’Assegno Unico Universale. L’importo percepito, però, dipenderà dall’ISEE in modo indirettamente proporzionale. Più basso sarà il valore ISEE maggiori saranno le somme percepite.
Entro il 28 febbraio i percettori di Assegno Unico dovranno compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per il calcolo dell’ISEE. Tardando ci sarà una riduzione dell’importo percepito perché la famiglia sarà inserita nella fascia ISEE più alta e, dunque, otterrà la cifra minima. Procedendo con il calcolo entro il 30 giugno si potranno recuperare gli arretrati legati alla vera fascia di appartenenza mentre se la DSU verrà inviata dal 1° luglio in poi verrà aggiornato l’importo da erogare ma l’INPS non corrisponderà gli arretrati.
Per evitare di perdere soldi momentaneamente o definitivamente meglio procedere subito con il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Il cittadino può agire in autonomia accedendo all’ISEE precompilato pubblicato sul portale dell’ente della previdenza sociale (si accede tramite credenziali digitali) oppure può avvalersi dell’aiuto di CAF e Patronati (l’appuntamento va richiesto subito, data la grande affluenza c’è il rischio di dover aspettare diverse settimane).
Limiti ISEE 2025 e Assegno Unico Universale
Per calcolare l’ISEE 2025 e continuare a percepire le somme esatte dell’Assegno Unico bisogna compilare la DSU inserendo i dati relativi al 2023. Il valore ISEE, come detto, sarà determinate per comprende quanto si percepirà mensilmente. L’importo, infatti, è commisurato all’Indicatore e alle relative fasce prestabilite. I limiti vengono aggiornati annualmente in base alla rivalutazione legata all’inflazione.
Nell’anno in corso superando i 45.574,96 euro si riceverà la cifra più bassa ossia 57,45 euro per ogni figlio a carico. Man mano che l’ISEE decresce salgono gli importi dell’Assegno Unico in modo graduale. Le famiglie che rientreranno nei 17.227,33 euro sono quelle che percepiranno l’importo massimo base ossia 200,99 euro per ogni figlio a carico. Si tratta di aumenti minimi rispetto il 2024 perché la rivalutazione si è attestata su una percentuale molto bassa, lo 0,8%.
Gli incrementi scatteranno anche per le maggiorazioni previste al verificarsi di specifiche condizioni come entrambi i genitori lavoratori, figli con disabilità, mamme sotto i 21 anni, nuclei con quattro o più figli, bambini di età inferiore a 1 anni o tra 1 e 3 anni in caso di nuclei familiari con tre o più figli e ISEE entro 45.574,96 euro. Oltre a calcolare l’ISEE ricordiamo che chi si appresta a fare domanda di Assegno Unico per la prima volta dovrà agire entro febbraio 2025 per iniziare ad ottenere i soldi a partire da marzo.