Annuncio ufficiale INPS: finalmente nota la data pagamento dell’assegno unico 2025. Ma non sarà la stessa di prima. C’è un cambiamento importante
In un contesto storico segnato da difficoltà economiche, con l’inflazione che incide pesantemente sul potere d’acquisto delle famiglie e il costo della vita in continua ascesa, l’assegno unico e universale ha rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno. Introdotto negli anni difficili della pandemia, è diventato un punto fermo per milioni di nuclei familiari, specialmente per quelli con più figli, garantendo un supporto economico costante e prezioso. Per molte famiglie, infatti, sapere che ogni mese arriva questa somma dall’INPS direttamente sul conto corrente è stata una certezza in tempi incerti.
Dal suo debutto, l’assegno unico ha permesso di unificare e semplificare il sistema dei sussidi familiari. Si tratta di un contributo calcolato in base all’ISEE, che tiene conto delle necessità economiche e delle caratteristiche specifiche di ogni nucleo. Con importi che variano a seconda del numero di figli e delle condizioni reddituali, è diventato un pilastro per milioni di famiglie italiane.
In un periodo storico in cui le spese per l’educazione, la salute e il benessere dei figli continuano a crescere, avere un supporto economico come questo è stato cruciale per affrontare le difficoltà quotidiane. Tuttavia il nuovo anno porta con sé alcune modifiche. L’INPS, con il messaggio n. 111 del 13 gennaio 2025, ha comunicato un cambiamento nelle tempistiche di pagamento per l’assegno unico. Una novità che riguarda già questo mese di gennaio e che varrà anche per i mesi successivi per tutto questo anno solare, considerando però l’aggiornamento ISEE entro il 28 febbraio per poter avere ancora la stessa somma o ancor di più nel caso spettasse.
Data assegno unico gennaio: c’è l’annuncio INPS
Per gennaio 2025, le rate dell’assegno unico e universale relative alle prestazioni senza variazioni saranno accreditate a partire dalla settimana del 20 gennaio 2025. Questo significa un leggero slittamento rispetto al calendario a cui molti erano abituati, che prevedeva i pagamenti intorno al 17, 18 e 19 del mese. La modifica non riguarda solo gennaio: anche nei mesi successivi le date di accredito seguano questa nuova programmazione.
La variazione è dovuta all’introduzione del nuovo sistema Re.Tes. della Banca d’Italia, entrato in vigore dal 1° gennaio 2025, che regola i servizi di tesoreria dello Stato. Questo aggiornamento tecnologico, pur con i suoi vantaggi sul lungo periodo, ha richiesto un adattamento iniziale, portando quindi al ritardo nei pagamenti. Tendenzialmente quindi sarà la terza settimana da tenere in riferimento mese per mese. Con pagamenti a partire dal 20 in questo mese di gennaio il che significa che partiranno solo dal prossimo lunedì, per poi scalare man mano anche ai giorni successivi.
Cosa succede in caso di conguaglio INPS?
Per chi ha subito variazioni nell’importo dell’assegno – per esempio, in caso di conguagli a credito o a debito – l’accredito avverrà entro la fine del mese di gennaio come fa sapere INPS. Questo dettaglio è particolarmente importante per chi ha subito modifiche legate al reddito o alla composizione del nucleo familiare. L’INPS ha assicurato che tutti gli importi spettanti saranno regolarmente versati, seppur con una tempistica diversa.
La modifica annunciata dall’INPS comporta un cambiamento significativo per i nuclei familiari che beneficiano dell’assegno unico: se confermata nei prossimi mesi, i pagamenti non saranno più generalmente collocati intorno a metà mese, come avveniva in passato, ma saranno effettuati nella parte finale del mese. Questo spostamento delle tempistiche potrebbe richiedere un certo grado di adattamento nella gestione delle finanze domestiche, specialmente per quelle famiglie che hanno organizzato le proprie spese mensili facendo affidamento su una cadenza precisa dei versamenti.
Pur trattandosi di una modifica alle abitudini consolidate, l’INPS ha ribadito più volte che i pagamenti verranno comunque garantiti entro la fine di ogni mese. Questa puntualità rappresenta un aspetto cruciale per le famiglie, offrendo una sicurezza economica fondamentale in un contesto già complesso. Anche in caso di variazioni occasionali o di aggiornamenti futuri alle modalità di erogazione, l’impegno dell’INPS rimane quello di assicurare l’accredito degli importi spettanti entro i tempi stabiliti.
Questa garanzia, seppur accompagnata da una nuova tempistica, potrebbe essere percepita come un segnale di affidabilità da parte dell’istituto, che cerca di mantenere alto il livello di fiducia tra i beneficiari. Per molte famiglie, infatti, sapere che l’accredito arriverà entro il mese, indipendentemente dal giorno specifico, rappresenta un elemento di stabilità su cui possono fare affidamento. Ciò è particolarmente rilevante in un momento storico in cui la gestione del bilancio familiare è già messa a dura prova dall’aumento dei costi e dall’incertezza economica generale.