I controlli dell’Agenzia delle Entrate cambiano per questo 2025, ma non deve essere considerate per forza come una brutta notizia.
La situazione economica in Italia si trova a un punto di svolta che potrebbe portare a numerosi vantaggi per i contribuenti. L’Italia sta attraversando una crisi che va avanti dal 2020 quando la pandemia da Coronavirus ha incrinato numerosi settori. Oggi che sono passati cinque anni non possiamo dire di vedere ancora la luce in fondo al tunnel, anche se il governo si è mosso per cercare di darci una mano con bonus e agevolazioni importanti per arrivare sereni a fine mese.
Oggi vogliamo analizzare come si sta comportando l’Agenzia delle Entrate e come cambiano le cose nell’anno nuovo che è iniziato ormai da un paio di settimana. Ci sono delle novità interessanti per quanto riguarda gli avvisi bonari, ma anche in termini di pagamenti e contestazioni.
Diventa dunque importante approfondire l’argomento per capire al massimo come comportarsi di fronte a delle situazioni che tutti dobbiamo fronteggiare prima o dopo. Cercheremo di utilizzare un linguaggio molto semplice, evitando di infilarci in tecnicismi che finirebbero solamente per complicare la comprensione di quanto andremo a spiegarvi.
Agenzia delle Entrate, ecco come cambiano i controlli
Per spiegarvi come cambiano i controlli dell’Agenzia delle Entrate partiamo dagli avvisi bonari, ma di cosa si tratta? Sono delle comunicazioni con le quali l’Agenzia delle Entrate informa i suoi contribuenti degli esiti dei controlli che sono stati portati avanti sulle dichiarazioni dei redditi.
In questo senso si è deciso di andare ad alleggerire alcuni controlli con una maggiore flessibilità per le risposte degli stessi contribuenti o per andare a pagare quella che è l’Amministrazione finanziaria. Ci sarà così maggior tempo per sanare eventuali irregolarità fiscali grazie all’estensione dei termini di pagamento.
Attraverso la previsione di sanzioni ridotte, il governo spera di incentivare la tempestiva definizione di somme dovute da parte del contribuente stesso permettendogli di sanare eventuali debiti con una minore pressione.
Invece rimarrà invariata la tempistica per effettuare il pagamento ai redditi soggetti a tassazione separata. In questo tipo di caso il contribuente avrà a disposizione 30 giorni per pagare le somme dovute che siano senza o con interessi oppure sanzioni se si andrà a rispettare i limite di scadenza. In caso di mancato pagamento, invece, si andrà a procedere con l’iscrizione al ruolo e l’applicazione di eventuali interessi e sanzioni. Insomma una novità che va tenuta sicuramente d’occhio.