Brutte notizie per i pagamenti con il bancomat: presto scatteranno nuove commissioni. Vediamo che cosa cambierà per i consumatori.
La maggior parte di noi ormai paga con il bancomat anche il caffè al bar o il giornale in edicola. Gli esercizi commerciali, infatti, sono tenuti ad accettare i pagamenti con le carte per Legge e noi, dalla pandemia di Covid in avanti, siamo stati progressivamente incoraggiati a pagare con strumenti digitali piuttosto che con le classiche banconote.
La stretta sulle banconote, infatti, è cresciuta: sono stati fissati limiti sia per quanto riguarda i pagamenti che sul fronte dei prelievi. E’ più facile che mai far scattare i controlli da parte del Fisco anche semplicemente prelevando una cifra ritenuta sospetta che ci serve, magari, solo per fare una vacanza.
I contanti, del resto, possono offrire un terreno molto fertile ai furbetti che vorrebbero evadere e possono anche essere usati per il riciclo di denaro sporco o per finanziare organizzazioni criminali senza lasciare traccia. Per tutti questi motivi, i cittadini vengono incoraggiati ad utilizzare bancomat o carta di credito. A breve però ci sarà una novità importante: cambieranno le commissioni.
Pagamenti con il bancomat: ecco cosa cambia
Nuove commissioni sui pagamenti con il bancomat: la notizia che nessuno si sarebbe aspettato visto che, ormai da anni, veniamo tutti incoraggiati ad evitare i contanti in favore proprio dei pagamenti con le carte. Che cosa cambierà a breve? vediamo tutto nei dettagli.
A partire dall’1 luglio 2025 le commissioni sui pagamenti verranno differenziate in base a quanto un cliente spende: saranno, dunque, più basse per le spese basse – come, ad esempio, la classica colazione al bar – e più alte nel caso di acquisti di beni costosi come i gioielli o altri beni di lusso. Sia chiaro che questi cambiamenti riguarderanno gli esercenti, i commercianti e non i clienti: il cliente non paga e non pagherà nessuna commissione sui pagamenti con il bancomat.
Non mancano proteste e polemiche in quanto, dovendo pagare commissioni più alte mano a mano che il prezzo di un prodotto cresce, non si esclude che i commercianti e i ristoratori possano decidere di far lievitare ancora di più i prezzi che già, dal 2022 a questa parte, sono aumentati moltissimo. In pratica se oggi una borsa X costa 300 euro, non si esclude che dall’1 luglio in poi, per tamponare l’aumento delle commissioni, la stessa borsa possa costare molto di più.
Tutto questo che conseguenze potrebbe avere sul consumatore finale? In teoria nessuna in quanto, come abbiamo puntualizzato sopra, le commissioni sono sempre e solo a carico dell’esercente e mai del cliente. Tuttavia, passando dalla teoria alla pratica, potrebbero verificarsi ulteriori aumenti dei prezzi oppure molti potrebbero accampare scuse per non accettare pagamenti digitali.