A partire da giugno alcuni pensionati vedranno detratto dal proprio assegno mensile 50 euro: chi riceverà la trattenuta e per quale ragione.
Doccia gelata ad inizio 2025 per alcuni pensionati che, come tutti, attendevano notizie su un aumento della mensilità per stare al passo con l’inflazione e il caro vita. Non solo infatti l’adeguamento al costo della vita ha portato ad un aumento infinitesimale della mensilità ma per alcuni pensionati a partire da giugno ci sarà anche una trattenuta di 50 euro che potrebbe durare fino a fine anno.
A dare la non bellissima notizia è stata direttamente l’INPS che ha spiegato in un comunicato ufficiale che nel mese di dicembre sono state effettuate delle verifiche per accertare che i pensionati avessero effettivamente i requisiti per accedere ad un particolare bonus. A quanto pare dai controlli è risultato che diversi soggetti che hanno usufruito di questo bonus non rientrassero effettivamente nei requisiti stabiliti dalla misura.
Viene da chiedersi come mai allora le domande siano state accolte, ma soprattutto perché è passato così tanto tempo per controllare che effettivamente fossero corrette. Sì perché il bonus a cui si fa riferimento è quello per le bollette che il Governo Draghi ha concesso nel 2022 e che dava accesso ad un totale di 350 euro (200 +150) per aiutare i cittadini messi in difficoltà dal caro energia.
In un periodo storico ed economico complesso, il governo ha concesso prima un bonus di 200 euro per aiutare le famiglie in difficoltà a pagare le bollette della luce e del gas che – a causa di svariati fattori internazionali – avevano raggiunto cifre astronomiche. Per accedere a questo bonus era necessario avere un ISEE che non superasse i 35mila euro.
In un secondo momento è stato concesso un secondo bonus di 150 euro, rivolto questa volta a quelle persone o famiglie con ISEE non superiore ai 20mila euro. L’ISEE di riferimento era ovviamente quello dell’anno precedente. Gli errori possono essere stati dunque di due tipi, la presentazione dell’ISEE errato o la richiesta del secondo bonus da parte di chi aveva un ISEE superiore ai 20mila euro e non era consapevole che i limiti erano più bassi per la seconda agevolazione.
Stando a quanto rivelato dall’INPS, i soggetti che dovranno restituire il bonus sono già stati informati tramite comunicazione privata e la somma gli verrà detratta direttamente dalla pensione a partire dal giugno 2025. La somma detratta sarà di 50 euro al mese fino al completamento della restituzione.
Nel caso in cui non fosse possibile la detrazione diretta, l’INPS s’incaricherà di mandare un bollettino postale per il pagamento della somma dovuta ogni mese fino al completamento della restituzione del bonus.
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