Gli interessi del mutuo fanno parte delle spese detraibili col 730, ma in quale periodo di tempo si può accedere a questa agevolazione?
Quando compriamo una casa e sottoscriviamo un mutuo, decidiamo di assumerci un onere economico piuttosto consistente. A contribuire a questa spesa non troviamo soltanto la rata mensile del prestito da restituire, ma anche tutti quegli oneri accessori costituiti ad esempio dal pagamento del notaio.
Per alleggerire la spesa per gli acquirenti, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione la possibilità di portare alcune spese in detrazione sulla dichiarazione dei redditi. In particolare gli interessi passivi sui mutui, le quote di rivalutazione e gli oneri accessori danno diritto a una detrazione Irpef del 19%.
Tra gli oneri accessori, come già accennato, si possono annoverare anche l’onorario del notaio e le spese che quest’ultimo sostiene per conto del cliente, ad esempio l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca. Ma quando possiamo recuperare parte della cifra spesa?
Come è noto, il rimborso del 730 è previsto per l’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Ma poniamo ad esempio il caso di una transazione che avvenga durante il mese di dicembre, che comporta il pagamento di un onorario con fattura datata all’anno successivo.
Dunque, se io pago effettivamente il notaio nel 2024 ma quest’ultimo data la sua fattura al 2025, il mio rimborso 730 arriverà nel 2025 o nel 2026? Per rispondere a questa domanda si può far riferimento al cosiddetto “principio di cassa”.
Il principio di cassa stabilisce che la contabilità delle spese debba basarsi sul flusso di cassa effettivo. In altre parole dovrà basarsi sul periodo in cui il denaro viene effettivamente pagato o guadagnato. Questo principio della contabilità ci aiuta a rispondere alla domanda posta sopra nel modo seguente.
Se io ho pagato il notaio a fine 2024, potrò detrarre le spese detraibili con la dichiarazione dei redditi del 2025, anche se la fattura emessa dal notaio presenta data 2025. Ciò dipende dal fatto che il mio esborso di denaro effettivo è avvenuto durante il 2024, a prescindere dalle eventuali date indicate sulle fatture.
In termini più tecnici, si può affermare che il contribuente potrà detrarre le spese dall’Irpef per l’anno di costituzione del deposito. Chi ha comprato casa e pagato il notaio a fine 2024, dunque, non dovrà attendere fino al 2026 per il rimborso, proprio grazie al principio di cassa.
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