Troppo tasse da pagare? Se rientri in questa categoria di cittadini non dovrai più versare le imposte per il prossimo anno.
La pressione fiscale è uno dei temi caldi all’interno del macrocosmo economico del sistema nazionale italiano. Secondo i più recenti dati Istat, oggi questa si attesta al 42,2% in più rispetto agli inizi del 2018. Il rapporto tra il gettito fiscale e il prodotto interno lordo (PIL), difatti, in Italia rimane particolarmente elevato rispetto alla media.
Tale situazione, tuttavia, genera un inevitabile impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini, riducendo drasticamente il loro potere di acquisto. Non solo, di fronte ad un carico fiscale eccessivo, risulta sempre più difficile intraprendere percorsi di risparmio o di investimento in Italia.
L’attuale sistema fiscale nazionale, inoltre, ha spinto numerose imprese e start up a trasferire i propri capitali in Paesi con un regime fiscale più favorevole e meno gravoso. In questo scenario, è ancora possibile pensare di pagare meno tasse rispetto a quelle richieste?
La recente riforma fiscale 2025 ha confermato la no tax area per le categorie dei pensionati e dei dipendenti. Si tratta di una fascia di cittadini per cui è possibile richiedere una esenzione fiscale, dedicata ai contribuenti i quali percepiscono redditi fino ad un limite di 8.500 euro. Chi rientra in questa soglia di reddito non dovrà versare le tasse annuali, in quanto l’imposta non è dovuta.
Rientrano nella no tax area i lavoratori autonomi, i dipendenti, i pensionati i quali appartengono a determinate fasce di reddito. L’esenzione fiscale, tuttavia, non si applica ad altri redditi sottoposti a IRPEF indicati all’articolo 6 del TUIR, ossia fondiari, dei fabbricati e dei terreni, di capitale, di impresa e redditi diversi. La no tax area viene applicata automaticamente a coloro i quali presentano un reddito complessivo annuo non superiore a 8.500 euro.
Non sarà necessario presentare alcuna domanda di esenzione, in quanto il datore di lavoro applicherà il blocco delle imposte attraverso la dichiarazione dei redditi. Quanto stabilito all’interno della riforma fiscale 2025 persegue il principio di una graduale equiparazione tra i redditi di lavoro alle dipendenze e quelli della pensione, con l’istituzione di una fascia unica di esenzione. Non solo, la nuova riforma conferma il principio di equità orizzontale secondo cui i contribuenti in condizioni analoghe non devono essere sottoposti al medesimo carico fiscale di tutti gli altri individui.
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