Se pensi che con solo 20 anni di lavoro potrai avere, al massimo, la pensione minima, sbagli di grosso: in alcuni casi è possibile avere una pensione di oltre 1500 euro al mese con appena 20 anni di contributi.
In Italia le pensioni proprio non brillano in quanto a importi: secondo i dati ufficiali dell’Inps la maggior parte dei pensionati riceve il trattamento minimo che, con tutte le rivalutazioni fatte, non arriva comunque nemmeno a 700 euro al mese ma supera di poco i 600. Davvero troppo pochi per vivere nel nostro Paese con l’attuale costo della vita.
Si tende a pensare che per avere una pensione ricca sia indispensabile iniziare a lavorare giovanissimi e, dunque, trascorrere in ufficio o in fabbrica la maggior parte della propria vita: non meno di 40 anni circa. Ebbene se hai sempre pensato questo, sbagli: ci sono persone che, con soli 20 anni di contributi, riescono ad avere una pensione che supera i 1500 euro al mese.
1500 euro al mese sono un bell’assegno per un pensionato insomma, un assegno che può considerarsi soddisfacente anche perché, quando si va in pensione, non si hanno più tutte le spese che si avevano a 30 o 40 anni come rate del mutuo o figli piccoli da mandare a scuola.
C’è una misura attualmente in vigore in Italia che permette di ottenere una pensione di oltre 1500 euro tutti i mesi pur avendo lavorato per solo 20 anni in tutta la propria vita. Nel prossimo paragrafo vediamo dettagliatamente di quale misura si tratta e quali sono i requisiti richiesti.
Pensione ricca con solo 20 anni di contributi: ecco a chi spetta
Immagina di ricevere ogni mese un assegno Inps che supera i 1500 euro anche se, nell’arco di tutta la tua vita, hai lavorato appena 20 anni. Un sogno? Assolutamente no, è possibile grazie ad una misura attualmente in vigore nel nostro Paese. Misura che, però, non è fruibile proprio da tutti.
Con la pensione anticipata contributiva è possibile avere un assegno molto ricco anche se gli anni di contribuzione sono pari appena a 20. Una piccola agevolazione per chi ha iniziato a versare i contributi a partire dal 1996 e, dunque, avrà un assegno interamente calcolato con il sistema contributivo che pesa molto meno sulle casse dell’Inps.
Pertanto, pesando meno sulle casse Inps, i lavoratori contributivi puri possono accedere alla pensione con appena 20 anni di contributi e a soli 64 anni anziché 67. Ma per poter sfruttare questo vantaggio è richiesto di aver maturato un assegno mensile pari a certe soglie. Tali soglie sono le seguenti:
- almeno 3 volte l’importo dell’assegno sociale per gli gli uomini e le donne senza figli;
- almeno 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale per le lavoratrici madri di un solo figlio;
- almeno 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale per le lavoratrici che hanno due o più figli.
Considerando che, nel 2025, per effetto della rivalutazione, l’assegno sociale è salito a 538,68 euro al mese, un uomo o una donna senza figli che non hanno contributi antecedenti al 1996, potranno accedere alla pensione a 64 anni con 20 anni di contributi con un assegno di almeno 1616,04 euro al mese.
Invece una lavoratrice con un solo figlio dovrà avere una pensione pari almeno a 1508,304 euro al mese per lasciare il lavoro a 64 anni con 20 anni di contribuzione mentre se ha almeno due figli allora il suo assegno potrà essere anche solo di 1400,568 euro mensili.