In risposta ad un utente che chiedeva chiarimenti, l’Agenzia delle Entrate ha specificato come va trattato fiscalmente un bonifico emesso a cavallo tra due anni.
Il 2025 si è aperto con una grande novità per quanto riguarda i bonifici. La direttiva europea a tal proposito impone infatti che gli istituti di credito equiparino i costi dei bonifici istantanei a quelli dei bonifici ordinari, dunque eliminando di fatto la discrepanza economica che ha ritardato la diffusione di utilizzo di questo nuovo metodo di pagamento.
L’abbattimento dei costi aggiuntivi per i bonifici istantanei velocizzerà i pagamenti e risolverà anche le questioni fiscali riguardanti i bonifici emessi a cavallo tra i vari mesi e quelli tra un anno e l’altro. Attualmente però la situazione è rimasta praticamente invariata, poiché dal 9 gennaio scorso sono stati cancellati i costi applicati ai riceventi dei bonifici istantanei, mentre per la cancellazione del sovrapprezzo per l’emissione del bonifico istantaneo si dovrà aspettare il prossimo 9 ottobre.
In ogni caso lo scorso anno i costi erano quelli standard e molti – se non tutti – continuavano ad utilizzare i bonifici ordinari. Dunque saranno stati diverse le aziende o i liberi professionisti che hanno emesso un bonifico a fine 2024 e che hanno dovuto attendere i primi giorni del 2025 affinché questo venisse effettivamente lavorato dalla banca.
Questi bonifici fiscalmente vanno inseriti nel 2024 o nel 2025? Per chiarire una volta per tutte la questione l’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un utente che chiedeva lumi a tal proposito e reso la risposta disponibile a chiunque servisse un chiarimento a riguardo.
Bonifici a cavallo di due anni: ecco come vanno trattati fiscalmente
La regola base per le eventuali detrazioni si basa su quanto sancito dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n° 77 del 23 aprile 2007. Questa indica che per un’eventuale deducibilità del costo si fa fede alla data in cui è stato emesso il bonifico e dunque a quando il titolare della carta ha dimostrato di volersi fare carico dell’onere.
Ciò significa che un bonifico emesso il 30 gennaio 2024 potrà essere deducibile all’interno della dichiarazione dei redditi riguardante l’anno fiscale 2024. Le tempistiche di attuazione del bonifico riguardano un lavoro interno e dunque il rapporto tra l’ordinante ed il delegato che è ininfluente ai fini fiscali.
Al contrario chi riceverà il pagamento solamente nel 2025, anche se il bonifico è stato emesso durante gli ultimi giorni del 2024, dovrà considerare la somma ricevuta rilevante ai fini fiscali nel 2025.