Addio NASPI per chi richiede i pensionamenti precoci? Ecco le ultime novità del 2025 e come inviare domanda.
Nel complesso macrocosmo del lavoro e delle pensioni in Italia, si inserisce la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, meglio nota con il termine di NASpI. Istituita dal decreto legislativo numero 22 del 4 marzo 2015, la misura rappresenta un ammortizzatore sociale per chi ha perso involontariamente il proprio lavoro.
L’indennità viene erogata a cadenza mensile, per un totale di settimane corrispondenti alla metà del periodo contributivo degli ultimi quattro anni. La NASpI può essere richiesta a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro ed è riservata agli apprendisti, ai soci lavoratori di cooperative, al personale artistico con contratto subordinato e ai dipendenti pubblici a tempo determinato.
Il periodo di disoccupazione indennizzata, inoltre, può avere validità anche ai fini pensionistici, sia per la decorrenza, ovvero per raggiungere la data di pensionamento, sia per l’importo dell’assegno pensionistico. Nel 2025 il legame tra l’indennità NASpI e la Quota 41 per i lavoratori precoci subisce ulteriori modifiche.
NASpI e Quota 41: è possibile fare domanda nel 2025?
La ricezione dell’indennità NASpI, in alcuni casi, può influenzare l’accesso alla Quota 41. Quest’ultima misura è destinata ai lavoratori precoci iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, i quali hanno maturato almeno 41 anni di contributi, dei quali 12 mesi prima del compimento del diciannovesimo anno di età. La Quota 41 può essere richiesta, inoltre, da chi ha concluso la percezione della NASpI da almeno tre mesi, dai soggetti con un’invalidità civile pari o superiore al 74% e dagli addetti a mansioni particolarmente gravose ed usuranti.
Per usufruire dell’indennità, inoltre, è richiesta un’anzianità contributiva di almeno tredici settimane negli ultimi quattro anni antecedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. A tal fine, risultano essere validi anche i contributi figurativi per maternità e congedo parentale. Per accedere alla Quota 41, è necessario non aver concluso l’attività lavorativa per scadenza del contratto a termine.
I lavoratori precoci i quali desiderano accedere al pensionamento anticipato, inoltre, dovranno presentare una domanda di riconoscimento del beneficio entro il 1° marzo di ciascun anno. Solo in caso di esito positivo, anche a seguito di verifica della relativa copertura finanziaria, il lavoratore precoce potrà concludere la propria domanda di pensione anticipata. La richiesta dovrà essere presentata online sulla piattaforma dell’INPS attraverso il servizio dedicato o presso gli uffici dell’ente. Insomma una novità davvero importante che cambia proprio tutto per i diretti interessati.