Partono i primi pignoramenti dell’anno: come salvare stipendio e beni nel 2025 grazie a questa protezione legale

L’anno nuovo porta con sé pignoramenti più severi, ma anche qualche via di fuga per i contribuenti: i diritti che dobbiamo conoscere.

Nel 2025, cambia radicalmente il panorama dei pignoramenti in Italia. Le nuove disposizioni introducono regole più severe, che velocizzano le procedure e le rendono più difficili da eludere. La grande novità? Il superamento dell’obbligo di notifica della cartella esattoriale per alcuni tributi. In pratica, il fisco potrà procedere al pignoramento senza bisogno di inviare la classica cartella, usando direttamente un accertamento esecutivo.

Questo significa che se un debito non viene saldato, si può finire nel mirino delle procedure esecutive in tempi decisamente più rapidi. Inoltre, l’introduzione di nuove modalità di rateazione, più rigide e con meno margini di manovra, cambia la possibilità di dilazionare il debito.

Chi sperava che il tempo giocasse a suo favore dovrà fare i conti con un sistema che non concede più troppi rinvii. L’obiettivo è chiaro: velocizzare i tempi di riscossione e aumentare l’efficacia dei provvedimenti. Ma cosa comportano queste modifiche per i contribuenti? In questa nuova realtà, sarà ancora possibile difendersi, ma solamente con i giusti strumenti.

Come evitare il pignoramento nel 2025: la legge parla chiaro

Il quadro pignoramenti appare complesso. Ma come fare, allora, per difendersi da questo scenario? In effetti, ci sono alcune categorie di persone che, grazie a specifici diritti riconosciuti dalla legge, possono evitare o limitare il pignoramento. La legge offre, infatti, delle protezioni a chi si trova in situazioni particolarmente delicate, sia momentanee che permanenti.

martello giudice e banconote euro
Come evitare il pignoramento nel 2025: la legge parla chiaro – casertanotizie.com

In primis, le persone con disabilità certificata possono usufruire di agevolazioni significative. Se una persona ha un handicap grave riconosciuto dalla Legge 104, non è possibile procedere al pignoramento dei suoi beni. Inoltre, le prestazioni economiche legate a disabilità, come indennità di accompagnamento o pensioni di invalidità, sono anch’esse esenti da pignoramento. Si tratta, ovviamente, di misure pensate per garantire il sostentamento e il benessere di chi si trova in condizioni di fragilità.

Un altro diritto, ma meno conosciuto, è rappresentato dalla Legge Salva Suicidi (n. 3/2012), che permette ai cittadini in difficoltà economica, ma non per colpa propria, di chiedere una riduzione del debito o, in casi estremi, la cancellazione totale. Questa possibilità è rivolta anche ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e ai piccoli imprenditori che si trovano in grave difficoltà dimostrabile.

In presenza di figli minorenni, infine, la legge considera prioritaria la tutela del benessere dei minori, imponendo l’approvazione del tribunale prima che un pignoramento immobiliare venga eseguito. Questo significa che, sebbene non si possa escludere il pignoramento, si deve garantire un’alternativa abitativa adeguata per la famiglia nel caso in cui è l’abitazione ad essere a rischio.

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