In questi giorni si vocifera tanto di un probabile aumento dell’età pensionabile e forse anche dei contributi necessari per accedere alla pensione. Ma, nonostante tutto, anche nel 2025 c’è una “via di fuga” che ti permette di avere il tuo assegno Inps dopo solo 15 anni di lavoro.
La legge di Bilancio 2025 è entrata in vigore da meno di un mese e già si torna a discutere di pensioni, di riforme e di un possibile aumento dei requisiti a partire dal prossimo anno. Per il momento nulla di ufficiale, sia chiaro, ma il Governo ha ammesso che al vaglio ci sono varie ipotesi tra cui quella di premiare chi lavorerà fino a 71 anni.
Lavorare fino a 71 anni, se si inizia intorno ai 25, significa lavorare quasi 50 anni della propria vita. Per quanto si possa amare il proprio lavoro sembra davvero tanto trascorrere mezzo secolo in un ufficio o in una fabbrica. L’Esecutivo sta valutando anche di dare una bella sforbiciata alle misure di pensione anticipata che, negli ultimi anni, hanno causato vere e proprie emorragie dalle casse dell’Inps.
Per ora, tuttavia, sono state riconfermate tutte le misure che erano già in vigore nel 2024: Quota 41, Quota 103, Ape sociale e persino Opzione donna che ogni anno è sempre in bilico tra la riconferma e la cancellazione. Queste misure, però, puntano a fare uno sconto sull’età anagrafica ma per poterne fruire bisogna aver lavorato moltissimi anni, non meno di 30. C’è, invece, una “scappatoia” poco conosciuta che permette di lasciare il lavoro dopo solo 15 anni.
Pensione: ecco come ricevere l’assegno Inps dopo solo 15 anni di lavoro
Ad oggi per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è necessario avere non solo 67 anni di età ma anche almeno 20 anni di contribuzione Inps. Esistono diverse misure di pensione anticipata ma tutte richiedono un requisito contributivo piuttosto alto, in alcuni casi addirittura 42 anni. Eppure esiste un modo per cavarsela e ricevere l’assegno previdenziale anche con solo 15 anni di contribuzione.
Per andare in pensione, di norma, bisogna aspettare di aver raggiunto i 67 anni e aver maturato almeno 20 anni di contributi. Le misure di pensione anticipata in vigore fanno sconti sull’età ma non certo sui contributi che, anzi, nella maggior parte dei casi devono essere molto alti.
Ad esempio per fruire della pensione anticipata ordinaria occorre avere almeno 42 anni e 10 mesi di contribuzione – un anno in meno nel caso delle donne – almeno 41 anni per beneficiare di Quota 41 e per Quota 103, non meno di 35 per Opzione Donna e minimo 30 per avvalersi di Ape sociale.
Che fare se, per varie ragioni, gli anni di contribuzione non arrivano nemmeno a 20? Restare a lavorare “vita natural durante”? Fortunatamente non occorre: c’è un modo per andare in pensione anche con solo 15 anni di contributi. Anzi i modi sono addirittura 3: le tre deroghe Amato. Le tre deroghe Amato agevolano un lavoratore nelle seguenti situazioni:
- tutti i 15 anni di contributi devono essere stati versati entro il 31 dicembre 1992;
- il versamento di tutti i contributi volontari deve essere stato approvato dall’Inps entro il 31 dicembre 1992 (non importa quando sono stati versati, conta solo la data di approvazione da parte dell’Inps);
- il primo contributo deve essere stato versato almeno 25 anni prima rispetto alla richiesta di pensionamento e per almeno 10 dei 15 anni di lavoro, la carriera deve essere stata discontinua: meno di 52 settimane all’anno.
Se si rientra in uno di questi tre casi si può andare in pensione sempre a 67 anni ma con solo 15 anni di contribuzione.