Brutte notizie in arrivo per i percettori di NASpI: chi non si mette in regola entro il 31 gennaio rischia di perdere l’assegno.
Come sappiamo la NASpI, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è una misura dell’ordinamento giuridico italiano che garantisce una continuità di reddito per coloro che incorrono in un periodo di disoccupazione involontaria.
La NASpI spetta dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro. Viene corrisposta mensilmente dall’Inps per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi 4 anni. L’importo varia in relazione all’ammontare del reddito percepito nello stesso lasso di tempo.
Ma attenzione, perché i prossimi pagamenti potrebbero venire sospesi per i percettori di NASpI che non si saranno messi in regola con la documentazione necessaria entro il 31 gennaio 2025.
NASpI: se non ti metti in regola entro il 31 gennaio rischi di perderla
Il prossimo 31 gennaio è una data importantissima per i percettori di NASpI, dal momento che si tratta della scadenza massima entro cui bisogna mettersi in regola con tutta la documentazione necessaria prima di vedersi revocare il beneficio.
In poche parole, coloro che non comunicheranno per tempo il proprio presunto reddito rischiano di perdere il prossimi pagamenti. In particolare, ci riferiamo ai titolari di partita Iva e a coloro che hanno una posizione aperta in Gestione Separata.
Come spiega infatti l’Inps, anche se il reddito presunto è pari a zero, per questi soggetti è comunque necessario effettuare la comunicazione nei tempi stabiliti attraverso il modello NASpI-COM. Per chi ancora non lo avesse fatto, è dunque consigliato provvedere quanto prima alla regolarizzazione della propria posizione, al fine di evitare di andare incontro ad una sospensione dell’indennità.
Chi per un qualsiasi motivo non dovesse riuscire a rispettare la scadenza del 31 gennaio si vedrà sospendere il pagamento della NASpI di febbraio (riferita al mese di gennaio). Gli accrediti saranno riattivati nel momento in cui i soggetti interessati faranno sapere all’Inps il reddito presunto per il 2025.
Tale comunicazione è importante perché permette all’Istituto Previdenziale di adeguare i pagamenti in base alle informazioni ricevute dai percettori, che potrebbero di fatto avere altre fonti di reddito, magari attraverso il lavoro autonomo.
Ricordiamo che già nel mese di gennaio si sono verificati dei ritardi nei pagamenti della NASpI, causati dalla chiusura della contabilità pubblica fino al 10 gennaio. Per questo motivo, l’erogazione della Nuova Assicurazione Sociale per l‘Impiego ha avuto inizio solo a partire dal 13 gennaio. Inoltre, molti percettori hanno ricevuto importi più bassi del previsto a causa dei conguagli.