Il raglio degli asini

Caserta (di Antonio Arricale). L’attenzione pubblica casertana, in quest’ultima settimana, è stata monopolizzata – ma si fa per dire – dalla frenetica attività politica, sugli opposti fronti, dei maggiori partiti. Da una parte il PD, alle prese con blande attività precongressuali per la corsa alla segreteria nazionale del partito. Dall’altra, i rappresentanti di Fratelli d’Italia che provano a dire qualcosa di destra e di governo senza però riuscirci.

Nel caso del PD, per esempio, osservo che Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e leader in pectore, è stato accolto come un Messia, in quel di San Leucio, da un variegato e numeroso pubblico, oltre che da rappresentanti istituzionali locali, sindaco Carlo Marino in testa, i deputati Piero De Luca (salernitano, figlio di) e Stefano Graziano, l’europarlamentare Pina Picierno, il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero. Pubblico – sottolineano le cronache – un tempo costituito da operai, pensionati e amministratori locali di opposizione ed ora in larga parte costituito, invece, da una pletora di accoliti, per lo più professionisti, adusi più all’inchino che alla militanza politica. E già questo la dice lunga.

Ora, nel risparmiarvi i luoghi comuni proferiti dai nostri nell’accogliere il romagnolo Bonaccini (Marino, per esempio, al cospetto del moderno Peppone non ha esitato nel dare enfasi all’illuminismo dei Borbone nella realizzazione dell’utopia Leuciana) sono almeno due gli aspetti che sono saltati agli occhi, in tutta evidenza, in questa kermesse.

1) Alla segreteria del PD sono in corsa altri due emiliani: Elly Schlein, che peraltro è anche cittadina svizzera e statunitense, ma non iscritta al PD; e la piacentina Paola De Micheli. Inoltre, il triestino Gianni Cuperlo. Nessuno del Sud, nemmeno lo sceriffo De Luca, che pure spara alzo zero contro tutto e tutti, pressoché giornalmente, dal pulpito del web, che preferisce puntare – dicono – a conservare la prima poltrona a Santa Lucia. Insomma, anche a sinistra è la Padania a dettare la linea: il che è tutto dire, anche e soprattutto in materia di autonomia fiscale.

2) Sorprende tanta partecipazione – per dirla con le parole di Francesco Boccia, marito dell’ex deputata berlusconiana Nunzia De Girolamo, responsabile degli Enti locali del PD e sostenitore della Schlein – quando in tutta la provincia di Caserta ci sono soltanto cinque sezioni aperte del PD.

Ma anche sul fronte opposto, si diceva, non è che si voli poi così alto. Marco Cerreto, per dirne una, giovane e brillante esponente della destra ex Alleanza Nazionale, come molti del suo partito, non ha ancora realizzato che Giorgia Meloni siede ora a Palazzo Chigi e non più a via della Scrofa.

E che la prospettiva del suo partito – che si chiama intanto Fratelli d’Italia e non più Movimento Sociale italiano – è impegnato nello sforzo non facile di diventare un moderno partito conservatore di respiro europeo. Insomma, fa davvero specie che, proprio i più giovani e preparati, si attardino in nostalgie accese dall’antica Fiamma.

Peggio, se possibile, riesce a fare anche un altro giovane deputato di FdI, Gerolamo Cangiano, detto Gimmi, che pur di guadagnarsi un titolo sui giornali l’ha sparata così: “…presenterò istanza al Ministro Sangiuliano affinché il Murales di Maradona posto nella zona dei Quartieri Spagnoli a Napoli possa essere tutelato e preservato nella trasmissione del suo significato, come testimonianza pubblica ed espressione popolare ed identitaria, così come previsto dal Codice dei Beni Culturali che mira a garantire anche il patrimonio artistico e demo-etno-antropologico”.

Verrebbe da parafrasare il Manzoni: s’ode a destra un raglio d’asino, a sinistra risponde un raglio.

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