Jabil, in 200 al MISE per dire no ai licenziamenti. 4 i pullman diretti a Roma

Caserta. Saranno circa duecento con quattro pullman i lavoratori dello stabilimento di Marcianise della multinazionale Jabil che si recheranno a Roma per l’incontro tra le parti che si terrà alle 15.30 al Ministero dello Sviluppo Economico, e che potrebbe essere decisivo per la questione dei 190 licenziamenti decisi dall’azienda.

Il 31 gennaio infatti scade la cassa integrazione e la Jabil, a meno che domani non emergano soluzioni alternative che siano praticabili, potrebbe iniziare a inviare le lettere di licenziamento.

L’auspicio di sindacati e lavoratori è che l’azienda si prenda ancora un po’ di tempo magari per individuare eventuali piani di ricollocamento dei lavoratori da licenziare. Anche domani comunque i sindacati chiederanno come precondizione per trattare, il ritiro o la sospensione del piano di licenziamenti.

Intanto questa mattina all’incontro che ha visto la partecipazione dei lavoratori, dei Sindacati della CGIL, CISL, UIL e della politica nazionale e locale, erano presenti i Segretari Confederali Territoriali di CGIL, CISL, UIL, i Segretari Generali Regionali di categoria di FIM, FIOM, UILM e i Parlamentari della Provincia, Stefano Graziano, Marco Cerreto e Giampiero Zinzi.

Come prima iniziativa vanno bloccati i licenziamenti – ha dichiarato Crescenzo Auriemma, Segretario Generale Regionale UILM – e la proposta dell’Azienda di ricollocazione dei lavoratori è irricevibile. Abbiamo bisogno di garanzie per per il mantenimento del sito di Marcianise e tutele per tutti i dipendenti.”

L’unità di tutte le forze politico-sindacali del territorio – ha detto Pietro Pettrone, Coordinatore Territoriale della UIL Caserta – è il punto di partenza per definire una strategia utile alla risoluzione della vertenza Jabil. Infatti nei prossimi giorni insieme alla vicenda Jabil, CGIL-CISL-UIL di Caserta metteranno in campo una serie di iniziative a cominciare dal settore industriale nell’ambito della generale “Vertenza Caserta” che dovrà essere portata all’attenzione della Regione Campania e del Governo Nazionale. “

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