Caserta. È in formazione presso il ministero della Giustizia una commissione per fare in modo che, con un gioco di squadra tra professionisti, imprese e lavoratori, si possa arrivare ad efficaci interventi sul grave fenomeno degli infortuni sul lavoro.
Lo ha detto il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, intervenendo alla undicesima edizione della Giornata nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza a Caserta.
“Il fare squadra deve naturalmente passare attraverso una terapia normativa articolata: le ‘morti bianche’ non sono patologia curabile con un solo antidoto. Una formazione efficace e continua, l’implementazione corretta dei ‘modelli 231’, magari resi obbligatori, il rispetto delle regole del testo unico della legge 81 del 2008, la comunicazione agli organi di vigilanza degli acquisti in tema di prevenzione, sono tutte componenti che, insieme, possono dare la svolta. Sapere ‘chi fa cosa è il presupposto per garantire i livelli aziendali di sicurezza”, ha proseguito.
“In tale prospettiva – ha aggiunto -, il conseguimento di questi fondamentali obiettivi consentirà di giustificatamente valutare, fermo il pieno diritto al risarcimento del danno, un ripensamento dell’area del penalmente rilevante nel settore alla sola colpa grave. Perché il rimedio ai drammi della sicurezza sul lavoro non può consistere solo nella sanzione. Non è infatti vero che il principio ‘aumentiamo le pene’ comporti il miglioramento dei dati delle morti sul lavoro. Dobbiamo, invece, declinare il nostro agire sul concetto di prevenzione”.
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