Caserta. Uno sciopero di 4 ore in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di Caserta è stato indetto per domani, giovedì 14 marzo da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil a seguito della morte di Giuseppe Borrelli, 25enne operaio rimasto schiacciato da un macchinario per cause ancora in via di accertamento ieri sera nello stabilimento della Laminazione Sottile a San Marco Evangelista.
Il 25enne aveva un contratto di staff leasing con un’agenzia ed era impiegato da alcuni anni nello stabilimento. Per Fiom, Fim, e Uilm “è inaccettabile la frequenza con cui si ripetono le morti sul lavoro” e “la Campania è una delle principali regioni in cui si verificano incidenti mortali“. I sindacati “auspicano che le autorità competenti facciano velocemente chiarezza su quanto accaduto. Queste morti – aggiungono – non sono delle tragiche fatalità, ma conseguenze di un sistema profondamente sbagliato, anteponendo il profitto al valore della vita.
Il sindacato ribadisce con insistenza l’investimento di risorse per rafforzare e migliorare un sistema di prevenzione garantendo la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Bene hanno fatto le Rsu dello stabilimento di Laminazione Sottile, a fermare immediatamente gli impianti proclamando lo sciopero su tutti i turni di lavoro, proseguendo anche per la giornata odierna”.
Fiom, Fim e Uilm di Caserta “contro la strage quotidiana di morti sul lavoro indicono 4 ore di sciopero provinciale in tutte le aziende metalmeccaniche del territorio, per giovedì 14 marzo 2024. Non si può morire di lavoro, in un paese civile non possono e non devono bastare gli appelli e le frasi di circostanza, ci vogliono misure atte a ridare dignità al lavoro. Restiamo in attesa delle indagini, stringendoci al dolore della famiglia e ci rendiamo disponibili fin da subito, a qualsiasi azione si renda necessaria“.
I sindacalisti spiegano che il 26enne Borrelli, “aveva un contratto di staff leasing con l’agenzia Gi Group ed era impiegato da alcuni anni nello stabilimento dell’azienda Laminazione Sottile“; il giovane addetto lavorava nell’azienda con contratti precari, e pare che l’ultimo – come emerso dai primi accertamenti effettuati dalla Polizia di Stato e dal personale dell’Asl di Caserta – fosse scattato a febbraio scorso.