Fiom-Cgil: Jabil ribadisce disimpegno, ci ripensi

Marcianise. “Dopo l’incontro di oggi avvenuto al Ministero del Lavoro le parti rimangono sulle proprie posizioni. La Fiom, insieme alle altre organizzazioni sindacali ha chiesto alla dirigenza Jabil di rivedere la propria posizione perché solo la permanenza della multinazionale americana può garantire il mantenimento degli attuali clienti, che garantiscono un fatturato di circa 60 milioni e la saturazione di circa 250 lavoratori“.

Così il segretario della Fiom-Cgil di Caserta Francesco Percuoco al termine del tavolo sulla vertenza Jabil di Marcianise svoltosi a Roma al Ministero del Lavoro (e non delle Imprese e del Made in Italy come riportato in precedenza, ndr).

Se la Jabil crede alla bontà del piano sociale che ha presentato e che dovrebbe poi garantire la completa occupazione per tutti i 418 dipendenti dello stabilimento di Marcianise, non si capisce perché poi vogliono andare via” aggiunge ancora Percuoco, che fa riferimento all’ipotesi di soluzione alternativa alla cessazione dell’attività e ai licenziamenti contenuta nel Piano sociale presentato da Jabil, che prevede la cessione del sito produttivo di Marcianise e i suoi dipendenti ad una nuova società, la Tme Assembly Engineering, formata dall’azienda Tme di Portico di Caserta e da Invitalia, società del Mef.

L’incontro è stato aggiornato al 2 settembre, quando sarà presente anche Invitalia, i cui rappresentanti spiegheranno le valutazioni e gli approfondimenti che ha effettuato per accompagnare la realizzazione del progetto.

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