“Se oggi si parla di biodigestore e di tutte le criticità che esso comporta buona parte del merito va all’eccellente lavoro della nostra ex Consigliera Norma Naim, che scoprì immediatamente l’inganno ed il tranello che si celava dietro questo scellerato impianto, dal primo bando regionale del 2016. Speranza è sempre stata in prima linea per combattere contro questo scempio che si vuole compiere in città e lo sarà anche in futuro, insieme a Movimenti, Comitati ed Associazioni, tutti uniti su un categorico “no” al biodigestore.
Da parte dell’amministrazione c’è un inquietante silenzio, loro hanno la “protezione” di De Luca ma noi abbiamo il consenso popolare, di tutte quelle persone che non vogliono un impianto ad 800mt dalla Reggia, al fine di proteggere la potenziale attrazione turistica della città e di chi si trova a pochissima distanza da esso, come i malcapitati concittadini del Quartiere Acquaviva, che soffriranno inevitabilmente i cattivi odori emanati dallo stesso. Dei disagi arrecati ai cittadini al Sindaco evidentemente non importa, a noi invece stanno a cuore, difatti oltre a lavorare in modo coordinato con tutte le forze interessate in Consiglio, abbiamo presentato un’interrogazione in cui chiediamo opportuni chiarimenti rispetto alle dichiarazioni fatte dal Sindaco in campagna elettorale.
Il silenzio di questo Sindaco ci spaventa: dal suo tacere sulla sua indagine in corso, con tutti i fatti emersi, al suo mutismo su tutta la questione del biodigestore, ma Speranza per Caserta continua la lotta: la prima tappa sarà la nostra interrogazione che sarà discussa nel Consiglio del 13 Gennaio”.