L’approvazione, da parte della Giunta Comunale, del Quadro conoscitivo, del Documento Strategico, della Proposta del Preliminare del PUC (Piano Urbanistico Comunale) e della Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione Impatto, rimette al centro dell’azione Amministrativa il riordino urbanistico della città animato da una visione che non tralascia nessuno degli elementi che attengono alla valorizzazione di tutte le potenzialità del territorio e le interazioni ed opportunità da ricercare nel contesto della conurbazione di cui Casagiove è parte.
Ridisegnare la città e saperne leggere il futuro è compito difficile, far prevalere il bene comune sugli interessi di parte, riconsegnando ai cittadini il diritto di decidere del loro futuro, è la scommessa da vincere.
La definizione del piano urbanistico richiede una generale partecipazione della città, delle sue espressioni organizzate, delle sue competenze, della sua cultura e, soprattutto, dei cittadini con il loro bagaglio di esperienze, con la loro passione civile, con la loro esigenza sacrosanta di civiltà, di spazi pubblici, di servizi.
Il percorso è stato appena avviato. La strada da percorrere sarà tutta alla luce del sole. Gli elaborati prodotti, già disponibili nella sezione trasparenza del Comune di Casagiove, saranno illustrati prima ai Consiglieri Comunali, poi in una conferenza stampa. Seguiranno incontri pubblici con le organizzazioni sociali, culturali, professionali, sindacali ed ambientaliste, nonché incontri aperti con i cittadini, per i quali è prevista anche la possibilità di intervenire con idee e considerazioni utilizzando un questionario che sarà accessibile dal sito dell’Ente.
Inizia un percorso difficile ed affascinante, l’ambizione dell’Amministrazione Comunale è quella di riuscire a definire un’idea di città che sappia coniugare umanità e modernità, che guarda ai cittadini, soprattutto i più deboli, ai bisogni e ai sogni collettivi, che sappia tenere insieme storia e tradizioni con i tempi moderni e col futuro, conservare i paesaggi e le bellezze, la cultura ed i valori, risanando le ferite inferte nel passato, privilegiare sempre, senza eccezioni, l’interesse generale ed il bene comune.
L’amministrazione comunale intende iniziare questo percorso partecipativo rendendo pubblici ai cittadini i riferimenti strategici del Piano presentato dai progettisti incaricati.
I riferimenti strategici fondamentali del Piano contengono, in sintesi:
- il Tifata come contesto di eccezionale valore paesaggistico e ambientale;
- le aree agricole come componenti fondamentali della valorizzazione della specifica identità territoriale di Casagiove;
- gli insediamenti di interesse storico, insediativo e ambientale;
- i beni culturali e archeologici;
- la prossimità a contesti di rilevanza territoriale;
- la buona accessibilità in rapporto alla viabilità principale di livello territoriale.
In particolare, per quanto riguarda le risorse naturalistico-ambientali il piano è orientato a tutelare e valorizzare le aree a prevalente naturalità e le aree rurali fortemente caratterizzate da elementi di eccezionale valore paesaggistico ambientale, ecologico, geomorfologico, vegetazionale e agronomico, aree prevalentemente già interessate da provvedimenti legislativi e pianificatori sovraordinati, da considerare dunque aree prevalentemente non trasformabili.
Per queste aree le scelte strategiche fondamentali riguardano:
- la salvaguardia dell’eccezionale caratterizzazione paesaggistica e ambientale;
- la tutela del ruolo di elementi di continuità ecologica a scala territoriale;
- la conservazione e l’incremento della biodiversità;
- la salvaguardia del paesaggio agrario e del sistema agro-ambientale delle colture tipiche;
- l’integrazione tra politiche di salvaguardia e politiche di valorizzazione del territorio anche attraverso il miglioramento dell’accesso e della fruizione;
- la prevenzione e la riduzione dei fattori di instabilità idrogeologica per la definizione di condizioni territoriali complessivamente equilibrate;
- la mitigazione o l’eliminazione delle cause del degrado ambientale;
- il risanamento ambientale;
- il miglioramento della fruizione delle risorse ambientali agevolando l’accessibilità sostenibile anche attraverso il recupero della rete sentieristica esistente e attraverso la definizione di reti integrate di servizi e aree attrezzate per la sosta, il ristoro, l’informazione turistica;
- la promozione di una attività rurale complessa legata anche alle attività turistiche e culturali.
Per quanto riguarda i tessuti storici e i beni culturali il piano si propone di definire politiche e interventi diversificati di recupero e riqualificazione e di promuovere un processo di rilancio, di riorganizzazione e riqualificazione urbanistica che consideri:
- il recupero e la valorizzazione della struttura insediativa dei tessuti storici attraverso la tutela della loro specifica identità storico-culturale;
- il recupero delle tipologie architettoniche locali;
- nuovi ruoli funzionali legati ad attrezzature e servizi, nuove funzioni compatibili con il contesto ambientale e le caratteristiche insediative e, in particolare, nuove attività culturali e di accoglienza turistica a servizio del Parco del Tifata e comunque orientate alla fruizione delle risorse culturali e ambientali presenti nell’ambito territoriale allargato;
- il recupero degli edifici rurali abbandonati;
- il ripristino o la sistemazione di percorsi pedonali di collegamento tra il Parco e gli insediamenti a valle anche in relazione alle aree di parcheggio e alle linee di trasporto pubblico;
- la riqualificazione degli spazi pubblici percorribili con eventuali integrazioni pedonali e/o ciclabili;
- il potenziamento dei percorsi pedonali anche attraverso la stipula di servitù pubbliche di passaggio all’interno degli isolati o delle aree agricole;
- la previsione di attrezzature e servizi di sostegno alle attività escursionistiche localizzate ai margini del centro abitato, come “porte di ingresso al Parco del Tifata”;
- la definizione di relazioni tra beni culturali e beni ambientali (reti di fruizione interconnesse).
In coerenza con tale impostazione, in relazione al rilevante valore paesaggistico, naturalistico e agronomico del contesto e all’obbiettivo del blocco del consumo di suolo, l’altra finalità fondamentale perseguita dal PUC che riguarda la riqualificazione e il riassetto degli insediamenti già edificati assume un valore particolare.
Diventa essenziale in questo senso promuovere il recupero e il riuso compatibile di tutti gli edifici sottoutilizzati, riqualificare gli insediamenti attraverso il ridisegno delle aree pubbliche percorribili, attivando progetti specifici di riqualificazione degli spazi aperti (strade, percorsi pedonali, piazze, verde di arredo), incrementare le dotazioni di spazi e attrezzature pubbliche per il soddisfacimento dei bisogni pregressi di servizi e privilegiando interventi che consolidino, da una parte, le relazioni con il paesaggio agricolo e le aree collinari e montuose per definire percorsi di significativa valenza ambientale e, dall’altra, le connessioni tra aree centrali e aree insediative marginali.
Per le attività produttive, dati i caratteri ambientali del territorio di Casagiove, le prospettive economiche che possono individuarsi e che possono essere promosse dal PUC, affidano un ruolo fondamentale alle risorse culturali, alle attività agricole e a quelle turistiche.
Il piano punta dunque all’ampliamento dell’offerta produttiva orientata:
- a promuovere l’insediamento di attività produttive legate al territorio e compatibili, attività innovative nel rispetto delle propensioni tradizionali e connesse alle risorse ambientali e agrarie;
- al potenziamento, alla diffusione e diversificazione dell’offerta delle attività ricettive e turistico-ricreative;
- alla creazione di percorsi tematici, di tipo eno-gastronomico, per la valorizzazione dei prodotti locali anche attraverso la riqualificazione o l’adeguamento dei percorsi esistenti di accesso alle aree rurali;
- alla riqualificazione/potenziamento di alcuni assi commerciali, con particolare attenzione alle piccole strutture di vendita anche connesse alle produzioni artigianali e agricole tipiche;
- al potenziamento dei servizi privati con particolare riferimento ai pubblici esercizi, al direzionale privato e alle attrezzature ricreativo-culturali.
Per il sistema infrastrutturale il piano propone interventi per l’adeguamento della rete viaria urbana e la razionalizzazione del sistema di trasporto.
In particolare per la mobilità il piano è orientato a:
- migliorare la fruibilità della città attraverso tutte le modalità di spostamento anche riducendo il ruolo dell’automobile privata;
- determinare misure, iniziative ed interventi per ridurre la mobilità automobilistica all’interno del centro storico individuando e/o potenziando percorsi alternativi soprattutto per quanto riguarda i movimenti di attraversamento;
- individuare aree strategiche, ai margini delle aree più densamente edificate al fine di consentire spazi di parcheggio per i residenti e per gli utenti delle attrezzature pubbliche non facilmente raggiungibili a piedi dalle aree urbane più decentrate;
- promuovere in modo diffuso la “mobilità dolce” (piste ciclabili, incremento di percorsi pedonali nel contesto urbano e agricolo);
- aumentare la sicurezza stradale anche attraverso interventi di adeguamento;
- migliorare la qualità dell’aria e assicurare livelli accettabili di pressione sonora anche al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e con particolare riguardo alla residenza e agli ambiti di sensibilità ambientale;
- facilitare gli spostamenti per la fascia delle utenze deboli (pedoni e persone con limitate capacità motorie anche in relazione all’età, come bambini ed anziani) e per i disabili.
Link per visionare il Documento Strategico – Preliminare PUC https://bit.ly/3nt0W1m