Il Comitato Direttivo di Azione Mondragone registra con favore, nel superiore interesse della Città, l’intenzione del Patto Civico, espressa dall’on. Giovanni Zannini, di apertura a nuovi confronti con altre forze.
Azione contribuirà al dibattito in corso mettendo in evidenza il piano strategico e programmatico già evidenziato lo scorso 28 febbraio e che qui di seguito riproponiamo.
A. La squadra amministrativa (Consiglieri ed Assessori) deve essere di esempio alla Città per sobrietà di comportamenti, assunzione di responsabilità, capacità di ascolto e di comunicazione trasparente, nonché impegnarsi costantemente per accrescere la propria competenza.
B. IL Consiglio Comunale va valorizzato come luogo di discussione politica e di confronto costante anche con le forze di opposizione e deve essere convocato almeno una volta al mese.
C. I percettori del Reddito di Cittadinanza devono essere coinvolti a svolgere Servizio Pubblico.
D. Il rapporto con i Fornitori di beni e servizi deve essere improntato esclusivamente al rispetto dei contratti, all’efficacia ed alla qualità degli interventi e costantemente monitorato. Nessun discorso di ricaduta occupazionale delle attività può in alcun modo inficiare l’obiettivo di avere Servizi e Prodotti ben fatti ed in costante miglioramento.: il lavoro si crea solo se la Città si sviluppa, non in altri modi.
E. Il Bilancio Comunale è sull’orlo del dissesto. Occorre un’operazione verità verso la Città ed una politica di risanamento, ovviamente con una velocità di realizzazione compatibile con gli obiettivi amministrativi ed il contesto, ma che sia chiara e costante.
F. Siccome si potranno fare poche cose, è necessario darsi delle priorità e spiegarle bene. Ad esempio, per rinforzare il settore turistico (che riteniamo una delle leve di sviluppo per Mondragone) è chiaro che la zona mare dovrà essere oggetto di interventi più che altre zone. Questo va spiegato bene, non è pensabile fare interventi a pioggia sul territorio, un po’ qua ed un po’ là: vanno concentrati gli sforzi e spiegato il perché.
G. L’amministrazione riesce a fare le cose se gli uffici funzionano. Serve una gestione professionalizzata secondo le corrette tecniche ed esclusivamente applicando misurazioni oggettive e meritocrazia, non esistono altri criteri di valutazione.
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