«La straordinaria partecipazione di pubblico all’incontro promosso da Speranza per Caserta sul futuro del Macrico dimostra che la cittadinanza vuole e sostiene la destinazione dell’ex area militare a parco pubblico inedificabile». A dirlo è il coordinatore del movimento, Danilo Giaquinto, a margine della riunione svoltasi ieri presso il ristorante «Il Cortile» di Caserta.
«Questo è il tempo della svolta, ma non bisogna abbassare la guardia», ha commentato invece nel suo intervento Sergio Tanzarella.
«Menti raffinatissime sono al lavoro, attraverso un’opera di camuffamento, per trarre vantaggio dal Macrico. E non si fermeranno davanti a nulla, nemmeno davanti alla volontà del vescovo», ha aggiunto l’esponente del comitato Macrico Verde. «Ottenere la classificazione F2 per il Macrico è l’unico sistema per fermare i rischi di speculazione che incombono sull’area. Rivolgo poi un appello: serve fare attenzione alle nuove associazioni che stanno per nascere. Dietro il loro paravento potrebbero nascondersi quelle stesse menti raffinatissime e pericolosissime per i beni comuni».
Maria Carmela Caiola, anche lei attivista del comitato Macrico Verde, si è invece soffermata sull’importanza della classificazione urbanistica: «Vogliamo l’F2 perché la storia di questa città ci ha insegnato che la parola è volatile, e che le varianti al prg sono sempre dietro l’angolo. È accaduto già troppe volte, e le stesse parole del sindaco Carlo Marino sono spesso state smentite proprio dai suoi comportamenti».
Poi l’affondo: «Ho visto il preliminare del Puc e c’è una strada, larga venti metri, che dovrebbe attraversare il Macrico. A che cosa serve? Nemmeno la delibera comunale del 2014, sbandierata dall’ex sindaco Del Gaudio, è vincolante per l’area. E noi siamo stanchi di essere presi in giro e di ascoltare parole vuote».
Tra gli intervenuti anche don Antonello Giannotti, attuale presidente dell’Istituto per il sostentamento del clero, proprietario del complesso. «Abbiamo firmato con convinzione la petizione indirizzata al consiglio comunale che prevede la classificazione F2; e siamo convinti che il Macrico deve rappresentare il polmone verde della città».
In conclusione, ancora le parole del coordinatore di Speranza, Danilo Giaquinto: «Ancora una volta l’Amministrazione Marino prende in giro i cittadini: nel consiglio comunale del prossimo 27 aprile, è stata calendarizzata una discussione sul Macrico, ma il presidente del civico consesso si è ben guardato dall’inserire, all’ordine del giorno, la variante al prg per il Macrico F2 come richiesto attraverso la petizione popolare presentata il 22 febbraio scorso e come pubblicamente sollecitato anche dallo stesso don Antonello. Così come non c’è traccia nel prossimo ordine del giorno neanche della mozione presentata dal nostro movimento, attraverso l’ex consigliere Dino Fusco, che oggi decide di tacere».
«Insomma, stiamo a un atteggiamento assolutamente incomprensibile da parte della politica cittadina che, a parole, è tutta schierata per la zonizzazione di tipo F2 ma che in realtà, nel parlamentino cittadino, decide di occuparsi di tutt’altro. E questo vale sia per la maggioranza che per l’opposizione».
«Ci chiediamo allora: se le associazioni e i comitati spingono per la classificazione F2, se i cittadini da 20 anni stanno combattendo questa battaglia, se addirittura la proprietà ecclesiastica è d’accordo, allora le forze in consiglio comunale quali interessi stanno rappresentando? E perché non convocano l’assise cittadina per blindare, nero su bianco, con una apposita variante al prg, il destino e il futuro del parco?».