«Il silenzio è il miglior alleato di chi vuole speculare sul Macrico». A dirlo è Danilo Giaquinto, coordinatore del movimento «Speranza per Caserta».
«Ci facciamo interpreti e portavoce della volontà dei cittadini per ricordare a tutti che esiste una petizione popolare, firmata da don Antonello e dal vescovo Lagnese, che deve trovare la giusta valorizzazione in consiglio comunale. Dove ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, soprattutto chi aveva la zonizzazione F2 del Macrico nel proprio programma; e mi rivolgo in particolare ai consiglieri Giovine, Vignola e Fusco».
«La battaglia per blindare sotto il vincolo della inedificabilità il complesso si combatte in consiglio comunale – aggiunge – che è il luogo del confronto democratico e della volontà legislativa della città. Tutti sono d’accordo sulla classificazione F2 del Macrico, dai proprietari alle associazioni: che cosa aspetta, allora, l’Amministrazione Marino a muovere i primi passi verso questa direzione?».
«Il nostro movimento, ancorché rimasto senza rappresentanza consiliare, pur essendo stati eletti Vignola, candidato sindaco della nostra coalizione, e Fusco, che ha lasciato il nostro gruppo senza dimettersi da consigliere comunale, come invece avrebbe imposto il codice etico da lui sottoscritto, sta portando avanti una linea coerente con la propria storia e con la propria visione dello sviluppo urbanistico della città. In maniera trasparente e soprattutto senza doppiogiochismi e senza rivendicare primogeniture sulla proposta. Il Macrico non è la bandiera di nessuno, e proprio per questo dovrebbe diventare la bandiera di tutti».
«A cominciare dal sindaco che, invece, sul tema si nasconde, e con lui i suoi consiglieri. Attendiamo una vera discussione sull’F2 in consiglio comunale. E se, malauguratamente, il proposito di rendere inedificabile lo spazio verde dovesse naufragare, maggioranza e opposizione tutta dovrebbero assumersi la responsabilità di un fallimento politico a cui, peraltro, non sarebbero estranei anche gli altri sindaci che, nel corso degli ultimi vent’anni, hanno nicchiato. Simulando un attivismo che non c’è».
«Basta bugie e basta attendismo. E soprattutto basta con la foglia di fico del Puc come strumento necessario alla classificazione F2, che invece sappiamo essere caratterizzato da tempi lunghi e procedure complesse. A differenza, invece, di una delibera di variante al Prg, usata più volte da quest’Amministrazione e da questa maggioranza. Invece, sul Macrico sorgono, chissà perché, tutti questi problemi…».
«Se la maggioranza ha interessi politici nel nascondere sotto il tappeto la questione F2 del Macrico, l’opposizione rischia di diventare connivente offrendole copertura e silenzio. È giunto il momento di dire basta».
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