“In questa splendida e sfortunata provincia c’è gente che del riscatto della propria terra ha fatto una questione di vita. Una missione. Ci sono associazioni, volontari, sindaci, gente comune che combattono la loro guerra quotidiana con coraggio e passione. La vicenda degli abbattimenti delle bufale casertane, con la conseguente chiusura di centinaia di aziende, che getta nella disperazione della povertà migliaia di lavoratori e distrugge il patrimonio inestimabile della nostra terra, è una delle battaglie che questa gente sta combattendo.
Mi associo alla lettera accorata del sindaco Natale, alle richieste di Libera e del comitato don Peppe Diana, alla lotta di Gianni Fabbris, rappresentante del movimento degli allevatori, che mette a rischio la propria vita, con uno sciopero della fame che dura ormai da 11 giorni.
Sono anche io indignata per la recente delibera Regionale con cui si decide di nominare un Commissario per la gestione del piano di eradicazione della Brucella, per la parte in cui fra i motivi di un intervento sanitario si pone un problema di criminalità organizzata, tutto da dimostrare peraltro, che getta fango su lavoratori certo esasperati, ma che stanno portando avanti le loro richieste pacificamente da mesi.
Sono convinta che con l’ascolto delle ragioni di questi allevatori, da parte della regione e del governo centrale, una soluzione diversa dagli abbattimenti può essere trovata. E sarà trovata, con l’impegno comune di tutte le forze politiche, senza distinzioni, senza strumentalizzazioni, senza propaganda, che questi lavoratori non meritano”
Lo dichiara Camilla Sgambato, componente della Direzione nazionale del Pd e presidente provinciale del Partito Democratico di Caserta.
“Anche io, per la vicinanza a Fabbris e a tutti gli altri partecipanti all’iniziativa di lotta pacifica, e per manifestare piena e totale adesione agli obiettivi del movimento degli allevatori della Provincia di Caserta, parteciperò con il sindaco di Casal di Principe, insieme agli altri amministratori della Città, da lunedì, nel caso non intervenissero novità di rilievo, alla staffetta già avviata di sciopero della fame, con 24 ore di digiuno”, annuncia Sgambato.