«Una programmazione approssimativa e grossolana dei lavori del consiglio comunale che dimostra quanto le nostre preoccupazioni circa la scelta del presidente ispirata da “principi cencelliani” fossero fondate.
Convocare un consiglio comunale straordinario per l’approvazione di due punti strategici come il Pef (Piano economico e finanziario) e il regolamento Tari alle 16 significa, nei fatti, voler precludere la presenza degli amministratori ai lavori dell’assemblea. A quell’ora, infatti, praticamente tutti i consiglieri sono impegnati nelle loro attività professionali e quindi, come da prassi consolidata a Casapulla, sarebbe stato più corretto convocare l’assise per le 18,30.
A questo sgarbo istituzionale si aggiunge una palese violazione del regolamento consiliare con il mancato inserimento all’ordine del giorno di una nostra interrogazione importantissima circa alcuni progetti legati al comune di Casapulla. Come abbiamo fatto rilevare attraverso una Pec al segretario comunale, infatti, non è stato rispettato l’articolo 44 comma 3 e 4 che avrebbe imposto l’inserimento della nostra interrogazione all’ordine del giorno.
Ci auguriamo che la gestione della carica di presidente lontana dai quei principi di trasparenza e imparzialità che il ruolo imporrebbe sia stata solo un doppio scivolone circoscritto ad oggi, un incidente di percorso al quale si porrà rimedio e non la linea di condotta tracciata da qui alla fine della consiliatura».
Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Casapulla C’è Michele Sarogni, Anna Di Nardo, Margherita Mastroianni e Francesco Trepiccione che spiegano così la loro assenza ai lavori del consiglio comunale di oggi.