In settimana ho avuto formalmente accesso al verbale delle operazioni di designazione degli scrutatori per la tornata referendaria del 12 giugno.
Ho amaramente constatato la totale assenza di qualsivoglia indicazione circa le modalità di individuazione degli scrutatori e, in particolare, non ho rinvenuto alcuna traccia del metodo che il consigliere di minoranza aveva pubblicizzato di voler utilizzare dopo, tra l’altro, essere stato definito, dalla sua associazione, con un post su FB, come titolare del diritto di scelta di ben 65 scrutatori.
Ho altrettanto amaramente constatato l’assenza dei consiglieri di maggioranza nominati, forse infastiditi – e, se così fosse, ritengo a ragione – da chi ha provato a farli passare come i cattivi della situazione.
A tanto si aggiunga che l’indice di democraticità della Commissione è sceso sotto il livello minimo, in quanto l’unico consigliere, che, sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare la minoranza, non si è nemmeno confrontato con i relativi gruppi (eccezion fatta, forse, per uno) in ordine al metodo di designazione degli scrutatori: si pensi che su 12 consiglieri di opposizione ben 9 avevano dichiarato di optare per il sorteggio puro.
Tutto quanto sopra rende d’obbligo la mia richiesta di dimissioni ai membri della Commissione elettorale affinché si proceda ad una nuova elezione che consenta di costituire detto organo in maniera seria, trasparente e democratica.
In mancanza, procederò a sottoporre al Prefetto di Caserta tutte le circostanze di fatto sopra brevemente riassunte onde consentirgli di assumere le determinazioni ritenute del caso.