«Opposizione, ma chi l’ha vista?». «Consociativismo nel Comune tra maggioranza e minoranza». A dirlo è Danilo Giaquinto, coordinatore del movimento Speranza per Caserta.
«La minoranza in consiglio comunale, a Caserta, non è solo invisibile ma anche muta. È davvero incredibile che nessuno abbia posto politicamente la questione del processo che pende sulla testa del sindaco Carlo Marino – aggiunge –. Oltre alla verità giudiziaria, esiste anche quella politica. Ed esiste, ancor di più, la dignità politica che a Caserta è ormai estinta».
«Il prossimo 17 giugno si terrà l’udienza preliminare al termine della quale bisognerà decidere se rinviare a giudizio il primo cittadino di Caserta con l’accusa, contestata dalla Dda di Napoli, di aver partecipato alla manomissione delle gare d’appalto per la raccolta rifiuti – aggiunge –. Un’accusa particolarmente grave che in consiglio comunale è stata praticamente coperta da una coltre di silenzio ingiustificabile».
«Gli unici a romperlo, già nella fase delle indagini, siamo stati noi di “Speranza per Caserta”. E rivendichiamo la nostra condotta, coerente col ruolo di opposizione che ci hanno consegnato i cittadini, malgrado il “tradimento politico” di chi, eletto nelle nostre file ha deciso di fare il salto della quaglia, nella consapevolezza che non smetteremo mai di pretendere chiarezza e trasparenza in consiglio comunale su questo e altri elementi di criticità dell’Amministrazione Marino».
«Ma nonostante il silenzio complice della finta opposizione e della maggioranza, continueremo nel nostro cammino di costruzione di una vera e reale opposizione dal basso mettendo a sistema associazionismo, comitati civici e singoli cittadini che ancora credono in una politica pulita, sana e fatta a favore della collettività. Noi ci siamo».