Continuano le polemiche a Castel Volturno, dove i vecchi amministratori, passati all’opposizione, accollano tutte le responsabilità sulla condizione di particolare gravità all’attuale sindaco Petrella. Non ci sta Cesare Diana, Presidente di Città Domitia, che da anni raccoglie le proteste dei cittadini stanchi di ricevere pessimi “regali” da coloro che adesso si proclamano salvatori della Patria.
“L’ex Sindaco Russo e i suoi alfieri Scialla e Oliva, – precisa Diana – nel momento migliore della loro amministrazione regalarono all’Ente due fantasiose delibere, la prima per la Tari 2018, accollando illegittimamente alle civili abitazioni un aumento ingiustificato. Delibera impugnata dal sottoscritto e da tanti altri castellani, e che ha visto soccombere il Comune nelle sedi competenti. L’ente è stato infatti condannato alle spese e alla restituzione ai cittadini dell’indebita tassazione.
La seconda altrettanto grave, riguarda l’edificazione del forno per la cremazione dei cadaveri, affidato senza appalto alla stessa ditta che non aveva da anni completato il cimitero nuovo, risultato essere un affare solo per il gestore. Di conseguenza, l’autorità anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone sanzionò il Comune, esponendolo a rischi notevoli. Questo – conclude il Presidente – rappresenta solo una parte della tanto proclamata ‘buona amministrazione’ del Sindaco Russo e dei suoi due alfieri Scialla e Oliva, i quali ancora non vogliono accettare che simili ‘regali’ i cittadini non hanno intenzione di riceverne più.”
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