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Politica

Piscitelli (FdI): “Monitorare e bonificare gli scarichi che, ad oggi vengono immessi sia nel fiume Volturno che nei suoi affluenti”

Il Consigliere Regionale Alfonso Piscitelli (FdI) ha sottolineato – nell’interrogazione presentata all’assessore Fulvio Bonavitacola che il tema dell’ambiente e del dissesto idrogeologico rappresentano una emergenza del secolo e si rendono improcrastinabili interventi tesi alla rimozione di situazioni che possono degenerare ed esplodere nelle più svariate forme.

Il fiume Volturno, un corso d’acqua importantissimo per storia e principale fonte di approvvigionamento idrico per l’agricoltura, rappresenta una fonte insostituibile anche per la zootecnia dell’intera area del percorso e, in modo particolare, della foce. Risalendo il fiume per vari kilometri si assiste, lungo gli argini, ad una situazione di insopportabile forte degrado (erbe, cespugli, alberi morti e salici invasivi), una bomba ecologica; sono anni che la popolazione dei luoghi interessati denuncia lo stato di abbandono e, quindi, la richiesta di un intervento di bonifica del fiume. Una riqualificazione dell’intero corso d’acqua può e deve essere posta in essere dalla Regione Campania, mediante interventi atti a rimediare a questa situazione che ha portato il Volturno a diventare un problema, invece che una potenziale risorsa.

Sulla scorta di puntuali denunzie di residenti degli ultimi mesi– ha continuato il Consigliere Piscitelli – bisogna elaborare una strategia volta a conciliare una serie di interessi diversi; quello primario è naturalmente di monitorare e bonificare gli scarichi che, ad oggi vengono immessi sia nel fiume Volturno che nei suoi affluenti, poi pensare a come ridurre il rischio di inondazioni mediante la pulizia del letto del fiume dalle macerie e favorendo la ripopolazione ittica; inoltre individuare come priorità il mantenimento della vegetazione esistente, creando quindi strutture attrattive per agevolarne la fruibilità da parte dei cittadini, realizzando percorsi ambientali per passeggiate naturalistiche, aree per esercizi motori e di benessere. Insomma creare le occasioni per una possibilità di sviluppo turistico.

Redazione

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