Caserta. Stefano Graziano, ingegnere civile e ambientale di Teverola, torna in Parlamento dopo l’elezione del 2008 nella 16^ legislazione, come capolista dei candidati del Partito Democratico nel collegio proporzionale alla Camera Caserta-Benevento. Ha ricoperto numerosi incarichi nel Partito Democratico. Passa le pene dell’inferno nel 2016 quando il 26 aprile viene indagato dalla DDA di Napoli con l’accusa di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, ma il 12 settembre il GIP del tribunale di Napoli archiviò le accuse contro Graziano, archiviazione richiesta dagli stessi magistrati della DDA che lo avevano indagato.
Onorevole Graziano, lo scorso 13 ottobre 2022 è iniziata la XIX Legislatura, Lei ne fa parte, non è neofita, è la seconda volta che siede in Parlamento. Le sensazioni e le impressioni del “nuovo primo giorno” alla Camera dei Deputati, sono state le stesse della sua prima volta?
Ritornare dopo 10 anni ad occupare uno scranno in Parlamento è stata un’emozione straordinaria. Lo farò con lo stesso entusiasmo, ma con maggiore maturità e con la consapevolezza di dover continuare a lavorare con spirito di servizio e nel pieno rispetto del mandato che le elettrici e gli elettori di Caserta e Benevento mi hanno conferito. Difenderò gli interessi del mezzogiorno, di Terra di lavoro e delle aree interne perché siano fondamentali per lo sviluppo del Sud.
Siederà tra i banchi dell’opposizione, ma se ne avesse la possibilità quali istanze e quali priorità del territorio porterebbe in Parlamento?
Siedo tra i banchi dell’opposizione ma questo non limita il lavoro che svolgerò da parlamentare. Sebbene all’opposizione, tante saranno le istanze e le proposte di cui mi farò portavoce per i luoghi che mi pregio di rappresentare. Ci sono temi caldi su cui occorre intervenire tra cui: avviare un tavolo di confronto permanente a sostegno delle operaie e degli operai del comparto siderurgico e bufalino o affrontare le conseguenze del cambiamento climatico che richiedono scelte pragmatiche, ma anche visionarie. Il Sud ha sole, vento e mare: la triade perfetta per garantire autonomia in ambito energetico.
È il suo secondo mandato al Parlamento, dal 2009 al 2013 è stato deputato nella XVI Legislatura. Cosa ha fatto per la provincia di Caserta e la regione Campania. È stato firmatario di qualche disegno di legge o promotore di qualche atto per il suo territorio?
Tante sono state le attività che ho svolto, da parlamentare e da consigliere regionale. Penso alla proposta di legge, di cui sono stato primo firmatario, in materia di agevolazioni fiscali in favore dei pensionati; sono stato cofirmatario della legge per la prevenzione e il trattamento dell’endometriosi e delle disposizioni concernenti i livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone non autosufficienti.
Da consigliere regionale sono stato primo firmatario della Legge per l’istituzione dello psicologo di base, su cui anche la Corte Costituzionale è intervenuta respingendo il ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri; mi sono battuto per il varo della legge sull’autismo con le famiglie e le associazioni che, quotidianamente, svolgono un importante lavoro. Colgo l’occasione per ringraziarli.
Secondo i Regolamenti di Camera e Senato, i parlamentari hanno il dovere di partecipare alle sedute dell’aula, tuttavia non sono pochi gli onorevoli e i senatori assenteisti. Lei come si comporterà?
Parteciperò alle sedute svolgendo in maniera propositiva e seria la mia attività da deputato. Certo, il mio ruolo non sarà circoscritto all’area di Montecitorio. Viaggio molto, giro i territori, incontro e mi confronto quotidianamente con amministratori e sindaci delle province di Caserta e Benevento, con i militanti e con numerosissimi cittadini che mi scrivono e con cui ho un bellissimo rapporto.