Caserta. Gerolamo Cangiano, da tutti chiamato Gimmi, imprenditore di San Marcellino, è stato eletto nel collegio uninominale alla Camera di Aversa in quota Fratelli d’Italia con il 39,00% dei consensi davanti a Giuseppe Buompane del Movimento 5 Stelle e a Vincenzo Santagata del centrosinistra. Cangiano, già vice presidente regionale di Fratelli d’Italia e già primo coordinatore provinciale di FdI. Nel 2010 viene nominato assessore al Lavoro, alla Formazione e allo Sport della provincia di Caserta nella giunta di centrodestra presieduta da Domenico Zinzi. Nel 2014 diventa membro dell’esecutivo nazionale del partito di Giorgia Meloni, divenendo responsabile dell’Ufficio Elettorale e delle “sentinelle del voto”.
Onorevole Cangiano, lo scorso 13 ottobre 2022 è iniziata la XIX Legislatura, Lei ne fa parte come new entry, è la prima volta che siede in Parlamento. Quali sono le sensazioni e le impressioni del “primo giorno” alla Camera dei Deputati?
Guardi, può sembrare una risposta banale e scontata: ma le emozioni che si provano il primo giorno in Aula è davvero difficile riuscire a tradurle in parole. C’è ansia per un mondo nuovo, fino a quel momento vissuto comunque soltanto di riflesso. C’è curiosità di capire come funziona praticamente l’insediamento. Quali sono le regole. Cosa richiede la prassi. C’è il senso di responsabilità di rappresentare decine di migliaia di elettori casertani che hanno affidato a me la loro voce, chiedendo di farla sentire forte anche a Roma. E c’è paura di non essere all’altezza di un ruolo così importante, soprattutto in questo delicato momento storico che ci vede alla guida della Nazione in un contesto di forti tensioni sia interne che estere. Poi ovviamente l’urgenza di dare agli Italiani le risposte che si aspettano, ha fatto sì che già dal primo giorno fossimo operativi, quindi le emozioni hanno lasciato immediatamente il posto alla necessità di non tradire le aspettative.
Ben tre gli eletti casertani in quota Fratelli d’Italia, oltre a Lei, anche Marco Cerreto alla Camera e Giovanna Petrenga al Senato. Sedendo tra i banchi della maggioranza di Governo, quali istanze e quali priorità del territorio porterà in Parlamento?
Si. Questa Legislatura vede Caserta ben rappresentata, soprattutto in quota Fratelli d’Italia. Come ho più volte ribadito sin dal giorno dell’elezione, la priorità è la tutela del territorio e delle sue peculiarità sia in termini di prodotti che di tradizioni e patrimoni artistici e culturali. Dalla questione della filiera bufalina al riconoscimento dei prodotti tipici, al rilancio del Litorale. C’è poi l’aspetto della sicurezza e quello del lavoro, che sono legati in modo intrinseco tra di loro e che chiedono interventi immediati e mirati. In queste settimane ho girato la Provincia in lungo e in largo, e ho avvertito l’urgenza di preservare e far conoscere anche il nostro patrimonio artistico e culturale. Partendo dalla Reggia, che resta il volano di uno sviluppo economico e turistico, ci sono tante altre realtà che devono entrare in un circuito culturale virtuoso e funzionale.
Ha iniziato a dedicarsi alla politica da ragazzo ed è sempre stato coerente con le sue scelte giovanili, non ha mai smesso di crederci: finalmente realizza un sogno che insegue da anni.
Beh! Io direi piuttosto che è arrivato il giusto riconoscimento ad un percorso politico che porto avanti da 25 anni. Sempre con coerenza e sempre dalla stessa parte. Non ho mai fatto politica guardando solo agli incarichi e ai ruoli che la politica mi avrebbe permesso di ottenere. Ciò che mi ha spinto a non mollare mai, nemmeno quando le delusioni sono state cocenti, è stata la passione che mi porto dentro fin da bambino. È ovvio che poi nel corso degli anni e delle esperienze, si pensa a concorrere per poter sedere laddove la politica determina le scelte che poi si ripercuotono sui territori e sui cittadini. È un percorso naturale, che io ho fatto tra mille ostacoli e mille cadute. Ma senza mai arrendermi e senza mai cercare scorciatoie. E questa è la cosa di cui vado più orgoglioso.
Secondo i Regolamenti di Camera e Senato, i parlamentari hanno il dovere di partecipare alle sedute dell’aula, non sono pochi gli onorevoli e i senatori assenteisti. Lei come si comporterà?
Ho intenzione di onorare fino in fondo il mio mandato. Perché è vero che in Parlamento siedo io. Ma è anche vero che ci siedo perché qualcuno ha creduto io potessi farlo. Rappresento migliaia e migliaia di casertani, che mi hanno chiesto soltanto di non tradire la fiducia che mi hanno accordato e di lavorare affinché anche i nostri territori possano tornare ad essere fieri ed orgogliosi. Partecipare regolarmente ai lavori d’Aula e a quelli di Commissione sarà il modo di ripagare la fiducia degli elettori, ma anche del Partito e del Presidente Giorgia Meloni.
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