Caserta. Oggi in Consiglio Comunale si votava per l’elezione del Presidente del Collegio dei Revisori, ma nonostante la modalità di voto prevista fosse segreta, quasi tutti i Consiglieri di maggioranza e, per la minoranza, il solo Consigliere Giovine hanno espresso la propria preferenza scrivendo sull’apposita scheda dinanzi alla postazione in cui sedeva il Sindaco nonostante l’ampiezza dell’aula e la facoltà di spostarsi nell’anticamera consentissero di manifestare la propria scelta rispettando a pieno i crismi della segretezza.
Considerando tale gesto illegittimo, l’ho fortemente contestato insieme ad altri Colleghi di minoranza, oltre che sotto l’aspetto formale, soprattutto per il significato politico.
Altrettanto gravi ritengo siano state le parole del Sindaco Marino, che a microfono acceso, non condividendo naturalmente il mio pensiero, ha dichiarato ai presenti testualmente “Non sono mica il Duce, né sono di Fratelli d’Italia”. Fermo restando che appartenere a Fratelli d’Italia costituisce per me un onore, il senso dispregiativo che il Sindaco ha voluto attribuire all’anzidetta espressione si commenta da solo ed è molto grave che provenga da chi ricopra il ruolo di primo cittadino nella mia amata città oltre ad essere Presidente dell’Anci Campania.
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