Castel Volturno. Vent’anni di attesa e mai nulla di nuovo sotto il sole. Risale al 2002 l’Accordo di Programma, stipulato dal Consorzio “Rinascita”, Regione Campania, Provincia di Caserta, Comune di Villa Literno e Comune di Castel Volturno (Delibera Giunta Regione Campania n. 4854/2002), e avente come oggetto la riqualifica, il risanamento eco-ambientale e il rilancio socio-economico del Litorale Domizio e dell’area Villaggio Coppola. Ad oggi, di quel progetto faraonico che voleva rendere Castel Volturno la nuova “Rimini del Sud”, si vede soltanto il rifacimento integrale della Domiziana da Pescopagano a Lago Patria, ma senza collaudo finale (come prevedeva l’Accordo).
Dinanzi a tale constatazione, il presidente dell’associazione “Città Domizia”, Cesare Diana afferma: “Per realizzare questo progetto c’erano tutti i presupposti: da una parte il Consorzio di privati formato dai maggiori imprenditori del territorio, tra cui la famiglia Coppola; a capo di tutto il Consorzio un ex giudice per garantire trasparenza e regolarità. Inoltre, vi erano gli Enti pubblici: la provincia di Caserta, la Regione Campania, i Comuni di Castel Volturno e Villa Literno. Il Consorzio si impegnava a realizzare opere pubbliche in cambio di concessioni edilizie da rilasciare anche in assenza di piano regolatore o in deroga allo stesso. Ovviamente – sottolinea ironicamente Diana – tutto questo è avvenuto, ma nel senso che il privato ha ottenuto le concessioni che desiderava, ma le opere che dovevano essere realizzate sono rimaste solo sulla carta. Voglio ricordare che tra le opere sottoscritte dall’ Accordo di Programma vi erano: la ristrutturazione del Castello e del Borgo di San Castrense, l’abbassamento della Domiziana a Castel Volturno, il porto di Pinetamare, il rifacimento integrale della via Mezzani che collega la Domiziana al secondo campo da golf, che è stato realizzato in località La Piana, ed altre piccole opere, ma di grande rilievo come il lungo mare e il parcheggio di Pinetamare, l’impianto fognario. Purtroppo tutto questo, nonostante siano passati venti anni, non è stato realizzato”.
Dopo queste considerazioni, Diana rivolge una domanda esplicita al sindaco Luigi Umberto Petrella: “Oggi ci chiediamo come sia possibile che l’unica amministrazione che non ha affrontato questo problema sia proprio quella del sindaco Petrella. Forse perché è dipendente di una delle società che fa ancora parte del consorzio? Be’ ai posteri l’ardua sentenza. Fatto sta che da quattro anni che è sulla quella sedia, non ha preso in considerazione nulla, l’unica cosa che sappiamo è che una delle poche opere realizzata dal consorzio, ovvero il rifacimento integrale della Domiziana da Pescopagano fino a Lago Patria, è senza il collaudo finale, previsto dalla normativa e dall’Accordo di programma. Inoltre, voglio ricordare a tutti che a Castel Volturno non c’è il piano regolatore e che il Comune ancora attende a richiedere la polizza fideiussoria di 10 milioni di euro messa a garanzia dal Consorzio Rinascita a beneficio del Comune di Castel Volturno. Insomma, tutte problematiche che possono essere risolte, proprio perché il caro sindaco è dipendente di una delle società del Consorzio e conosce bene, se non benissimo, sia la questione pubblica che quella privata. Ma dato che non si mobilita – conclude – per risolvere queste impellenze urgenti, dobbiamo dedurre che da parte sua c’è una totale mancanza di volontà”.