Roma. Valorizzare il ruolo delle Province e degli altri enti locali, in stretto raccordo con il Parlamento nella fase di predisposizione delle proposte di politica europea, così da garantirne una più agevole attuazione ed applicazione sui territori. Rafforzare il ruolo della Conferenza Unificata attraverso la previsione di apposite sessioni comunitarie e la istituzionalizzazione di tavoli tecnico-politici dedicati. Potenziare il ruolo del Comitato Europeo delle Regioni, prevedendo un rafforzamento dei pareri espressi, affinché divengano vincolanti per le istituzioni comunitarie, in quanto espressione di Paesi dagli ordinamenti fortemente decentrati.
Sono queste le proposte avanzate dal rappresentante dell’Unione Province Italiane, Giorgio Magliocca, presidente della Provincia di Caserta e rappresentante delle Province nel Comitato europeo delle regioni, intervenuto nell’audizione promossa dalla Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati sulla “Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Applicare il diritto dell’UE per un’Europa dei risultati“.
Magliocca ha sottolineato l’importanza della Commissione parlamentare nel monitoraggio e vigilanza dell’attuazione del PNRR, in particolare rispetto alle riforme strategiche previste. “La vera sfida del PNRR – ha detto il rappresentante delle Province – è quella delle riforme strategiche trasversali, in particolare quelle riferite alla concorrenza, alla Pubblica amministrazione, al Codice dei Contratti e ai servizi pubblici locali, indicate dall’UE come vero obiettivo prioritario per strutturare lo sviluppo dell’Italia. Occorre verificare la coerenza delle riforme adottate o in via di adozione da parte del Governo e del Parlamento rispetto alla normativa europea: un compito su cui, a nostro parere, il ruolo della Commissione Politiche dell’Unione europea è centrale“.
Il rappresentante dell’UPI ha da ultimo rivolto un appello alla Commissione, perché si faccia portavoce della richiesta di rendere la Carta europea dell’autonomia locale parte integrante del diritto dell’Unione Europea, così da rendere il rispetto di principi di autonomia, contenuti in questo trattato internazionale sottoscritto da 47 Paesi compresa l’Italia, obbligatorio in tutti i paesi europei.
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