Caserta. “Dobbiamo fare piazza pulita di tutte le mele marce. Per il PD deve essere un impegno prioritario”. Lo afferma in un’intervista a Repubblica Pina Picierno (PD), vicepresidente del Parlamento europeo, parlando della reazione che il suo partito dovrebbe avere sullo scandalo “Qatargate”.
Quando è uscita la prima notizia, racconta Picierno, “ho provato sconcerto. Sensazione di schifo. La corruzione si salda dando un colpo all’interesse nazionale ed europeo. E mette in gioco la credibilità e l’autonomia delle Istituzioni”. “Come tutti”, conosceva Panzeri, “un ex collega che presiedeva una Ong che sembrava molto accreditata” ma non ha mai avuto sospetti: “Se li avessi avuti, li avrei denunciati – sottolinea -. Ho cominciato a fare politica con l’antimafia. Sono della provincia di Caserta e ho capito presto le luci e le ombre della mia terra. Se avessi saputo o capito qualcosa, avrei parlato”.
Secondo Picierno “non si può eludere il fatto che questa vicenda riguardi al momento soprattutto i socialisti. Quindi dobbiamo chiederci come sia stato possibile e impedire che accada di nuovo”. In ogni caso, secondo l’esponente Pd, l’episodio non è stato causato da una tensione ideale e politica venuta meno ma “sono casi. È vero però che la corruzione non è più al centro del dibattito pubblico. E deve tornarci. Le regole evidentemente non hanno funzionato. Serve un codice di autocondotta, rendere obbligatoriamente pubblici gli incontri. Vietare i rimborsi per i viaggi. E basta con le porte girevoli per gli ex parlamentari che diventano lobbisti. Questo sarà un impegno del PD”.