Mondragone, la Campagna “Riprendiamoci il Comune” ai blocchi di partenza

Mondragone. “Riprendiamoci il Comune” vuol dire affrontare i nodi che oggi impediscono ai Comuni di svolgere la propria funzione e alle comunità territoriali di autogovernarsi. Nodi che potranno essere sciolti attraverso 2 leggi di iniziativa popolare per una profonda riforma della finanza locale e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti. Si tratta di una Campagna che interessa tutti i Comuni, che va al di là di schieramenti e appartenenze, che punta a sottrarre i nostri Enti al mercato e alle privatizzazioni, che cerca di salvaguardare tutto quello che ci appartiene e di restituire un ruolo pubblico, sociale, ecologico e relazionale ai Comuni, riportandoli ad essere luoghi della democrazia di prossimità.

Qui le 2 proposte di legge e gli altri materiali: https://www.attac-italia.org/riprendiamoci-il-comune-2/.

L’Associazione Mondragone Bene Comune sta lavorando per far partire la raccolta firme ai primi di febbraio. Comunicheremo per tempo il luogo e l’orario del primo giorno di raccolta a Mondragone. La piattaforma per la firma digitale è purtroppo ancora non operativa per la prosecuzione della fase di test. Stiamo cercando di esercitare forti pressioni sin da subito per farla sbloccare prima possibile, ma almeno la prima parte della Campagna si baserà sulla raccolta delle firme cartacea. Nel frattempo continuano le iniziative per permettere a tutte le cittadine e a tutti i cittadini di firmare consapevolmente. C’è stato nei giorni scorsi un incontro formativo sulle due leggi d’iniziativa popolare. Incontro molto partecipato (162 presenze), ricco di spunti e articolato. L’incontro è stato registrato ed è disponibile qui: https://arci-it.zoom.us/rec/share/AyMFQEKo69zyfP8c3EfUiDm90i3wIXN91CoSGHU9hhuIkfjm34uASPyRlvfSYJBT.8NXwpN_7LsVdlbhy Codice d’accesso: dj4iDY2$. Vi chiediamo di diffonderlo in ogni luogo necessario.

“Chiediamo anche – ha aggiunto Gianni Pagliaro – a tutti i Consiglieri comunali di offrire la propria disponibilità per l’autenticazione delle firme, comunicandola preventivamente al sindaco, con atto scritto e protocollato. Si tratta solo di una comunicazione preventiva che non comporta autorizzazione. Nei prossimi giorni cercherò comunque di avviare contatti diretti per ottenere formalmente qualche coinvolgimento”.

L’AMBC sta cercando di dare il proprio contributo anche per contrastare la cosiddetta autonomia differenziata, che in tanti hanno già ribattezzato “spacca Italia”. Per questo chiediamo di firmare la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per la modifica degli articoli 116.3 e 117 della Costituzione, anche online con lo SPID su: www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it.

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