Caserta. “Sciatteria, disinteresse, incapacità. La vicenda relativa al decreto ingiuntivo notificato dalla Regione Campania al Comune di Caserta per la mancata restituzione dell’acconto erogato per il biodigestore a Ponteselice è un mix di tutto questo e anche di più.
Quando un anno fa Gianpiero Zinzi paventava lo spettro del danno erariale relativamente a questa situazione tutti fecero spallucce. E la nostra richiesta di convocazione urgente di una seduta di consiglio comunale monotematico sul tema, protocollata più di un anno fa, è rimasta ancora oggi lettera morta.
Quest’amministrazione, invece di discutere in Aula e affrontare la questione con il contributo delle opposizioni, ha scelto ancora una volta la strada del ‘tirare a campare’ mettendo in questo modo a rischio le casse dell’Ente. Protocolleremo una nuova richiesta, dovranno spiegarci ora come intendono gestire la situazione”.
Così in una nota i consiglieri comunali di Caserta, Alessio Dello Stritto, Maurizio Del Rosso, Donato Aspromonte, Elio Di Caprio e Fabio Schiavo il cui impegno per tutelare il quartiere Acquaviva e in generale contro la realizzazione del biodigestore a Ponteselice era cominciato già da presidente del consiglio comunale di San Nicola la Strada.
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