Santa Maria Capua Vetere. “Gli uffici del Giudice di Pace del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere rischiano il collasso con una pianta organica dimezzata e la mancata informatizzazione.
Il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Angela Del Vecchio, lancia un allarme che non può non essere considerato in quanto l’attuale organico non può assicurare risposte efficienti ed efficaci all’utenza, a fronte di un flusso degli affari registrato nel suddetto Ufficio di 10.645 procedimenti civili e 397 penali nel primo semestre del 2022.
La carenza di personale, solo 8 in pianta organica invece di 17 come previsto, determina notevoli ritardi nell’esecuzione del lavoro arretrato con quello in corso. Inoltre si aggiungono Ie difficoltà del personale di cancelleria nell’interloquire e ricevere assistenza dagli Uffici del CISIA di Napoli, competente nel fornire supporto per i servizi informatici.
Tale problematica, con il processo di informatizzazione in corso, unitamente alle novità introdotte dalla Riforma “Cartabia”, costituisce un ulteriore fattore che rischia di portare l’Ufficio al collasso. il persistere delle segnalate criticità non può che determinare un notevole pregiudizio per le istanze di giustizia che vengono proposte dinanzi al Giudice di pace del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.”
Lo scrive il deputato Marco Cerreto in una interrogazione a risposta in Commissione al Ministro Nordio per conoscere quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per garantire la regolare funzionalità degli uffici del Giudice di Pace del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
L’interrogazione è cofirmata dal deputato Cangiano e redatta anche in virtù delle sollecitazioni del dipartimento provinciale giustizia di Fratelli d’Italia, guidato dall’avv. Maria Orlando.